Riceviamo e pubblichiamo
Ci mancava anche questa per completare l’opera: non il Terzo Valico, dio ce ne liberi, ma la demolizione della democrazia. Lorsignori non si accontentano di fare come pare a loro, di contare su amministratori per lo più accondiscendenti (per paura? per servilismo? per ordine di scuderia?), di interpretare con disinvoltura le norme e di agire spesso ai limiti della legge: vogliono comprare anche le coscienze. E non quelle degli adulti, quelle già si vendono da sole, ma quelle ingenue e innocenti dei bambini. Vogliono catechizzarli nell’unico luogo che in questo paese ha mantenuto lo spirito della condivisione di un bene comune: la scuola. Vogliono fare il lavaggio del cervello ai bambini della scuola elementare e spiegare loro – con un progetto educational dal nome ambizioso: Destination Europe – quanto siano importanti le grandi opere nella costruzione del loro futuro di precari e disoccupati stabili della grande patria Italia. Che poi gli alunni siano sempre più numerosi per classe, che abbiano sempre meno insegnanti a disposizione, che debbano prima o poi portare, come si faceva un tempo, un ceppo di legno per scaldarsi, questo non conta, sono tempi difficili, tempi di autarchia… Magico potere della parola! Immediatamente, come un lampo, ci ritorna alla memoria un passato doloroso che credevamo di esserci lasciato alle spalle per sempre… balilla… piccole italiane… libro e moschetto…No, cari signori, perseguite pure il vostro obiettivo di cementare con grandi opere inutili e mangiasoldi questo paese, fate pure ripetere a pappagallo ai vostri “amici” che “ce lo chiede l’Europa”, inventatevi pure delle balle colossali per convincere i beoti,
ma lasciate stare i bambini
La scuola, per ora, non è in vendita.
Comitato No-Tav-Val Lemme