I “Demueluin”, tra dialetto e sagre di paese

Con brani come “tou lì” e “alegri”, il duo più simpatico dell’entroterra genovese, i “Demueluin”, sta per invadere tutto l’Oltregiogo, dalla provincia di Genova a quella di Alessandria, passando per Savona, con più di quindici concerti in altrettante sagre ed eventi estivi. Il duo è formato da Giacomo Burdo e Fabio Boesino, entrambi chitarristi e cantanti: abbiamo intervistato Fabio, con cui abbiamo fatto il punto su uno dei progetti musicali più originali e simpatici del “folk” locale.


Ciao Fabio, come nasce il progetto?

Il progetto è nato molto spontaneamente: nel 2006 andavamo a fare le cene a Creto “Da o gatto” e ho detto a Giacomo “dai, porta la chitarra!” così ha cominciato a suonare le sue canzoni. E da lì abbiamo iniziato, complice qualche bicchiere di rosso, a cantare in genovese, e la gente si divertiva. Infatti  “demueluin” (i “giocherelloni” in dialetto) deriva proprio da quello: se te ti stai divertendo, fai divertire anche la gente. Un’amica di Giacomo poi ci ha visto cantare a Crevari e ci ha proposto una serata in Piazza Settembrini a Sampierdarena nel luglio 2016, la nostra prima data ufficiale. Da lì in poi abbiamo fatto tanti concerti nel territorio con un lungo repertorio di canzoni in dialetto, a volte irriverenti ma sempre simpatiche.

Qual è il vostro rapporto con il dialetto e con il territorio?

Noi siamo di Campomorone, in Valpolcevera; nell’entroterra il legame con il genovese è più sentito, noi ragazzi di paese siamo più affezionati alla semplicità e al sentirsi come una volta: quando c’erano i “trallalero” (cori a cinque voci genovesi) il giorno di Santo Stefano andavamo sempre a sentirli. Il dialetto lo sentiamo come nostro: siamo nati dalle tradizioni popolari, con un bottiglione di vino e un gruppo di amici. La nostra mission è portare il dialetto avanti, alle nuove generazioni, con brani come “tou lì”, che piace anche ai più giovani. Le persone di una certa età invece ci apprezzano perché accendiamo dei ricordi e il divertimento genuino di una volta. Nei ragazzini invece è un modo di divertirsi diverso da quello che loro conoscono e possono scoprire il dialetto.

Prossimi appuntamenti?

Una sagra tira l’altra! Ogni posto ti lascia sempre un’emozione, e questo è l’appagamento migliore del nostro mestiere. Quest’estate saremo presenti in un po’ tutto il genovesato e faremo anche alcuni concerti in provincia di Alessandria e Savona. Tra questi, segnaliamo il 28 giugno a Campo Ligure per il “Valley’s Got Talent” in Valle Stura, la festa della croce rossa di Campomorone il 30 giugno insieme al nostro amico MikeFC, l’Ecofesta di Sciarborasca l’11 luglio e il 28 luglio saremo in Alta Val Trebbia, a Rovegno, in occasione dell’EXPO! Cercateci su Facebook per il calendario completo!  

One Reply to “I “Demueluin”, tra dialetto e sagre di paese”

  1. Fabio e Giacomo … state andando fortissimo ….. complimenti …..!!!
    Direi che il vostro è uno dei modi migliori per valorizzare e insegnare il nostro dialetto e le nostre tradizioni che senza persone come voi rischierebbero di perdersi , un modo sincero originale e interessante per aggregare persone e non far perdere tradizioni e valori …….!!!!ancora complimenti …!!!!! Bravi bravi bravi ….. mi raccomando non dimenticate il tradizionale appuntamento di S. Stefano con il “ caratelin dú vin aforsoù “ da Alberto ….. a presto .

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