Parto a Novi: neonato con frattura cranica

La madre ha presentato denuncia per capire cosa è successo

I fatti sono del novembre scorso, quando presso l’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure si svolgeva un parto come tanti.

Il problema però è stata la frattura cranica riscontrata al neonato, su cui i genitori del piccolo chiedono che venga fatta luce a mezzo di denuncia presentata in Procura tramite gli avvocati Giuseppe Lanzavecchia e Fabiana Rovegno. Ma facciamo un passo indietro.

I fatti

Dopo il parto naturale, cui assisteva anche il padre del bimbo, il piccolo veniva messo in incubatrice fino al giorno dopo, quando veniva consegnato alla madre.

Senonché, alla presenza di parenti e amici arrivati per festeggiare il nuovo arrivato, sollevandolo dalla culla, veniva notato un ematoma sulla parte posteriore del cranio con un bozzo rosso.

I sanitari, prontamente avvisati dai genitori di quanto riscontrato, li tranquillizzavano dicendo che era normale, che può succedere e che l’ematoma si sarebbe presto riassorbito. Purtroppo però ciò non è accaduto in quanto dopo cinque giorni l’ematoma persisteva e i genitori venivano informati della presenza di una frattura cranica parietale e della necessità di trasferire il piccolo all’Istituto Giannina Gaslini di Genova.

Il trasferimento al Gaslini

Qui il neonato veniva sottoposto a diversi accertamenti urgenti e veniva accertata la presenza di una frattura con lieve infossamento della teca cranica in sede parietale sinistra, nonché un ematoma sottotecale esteso bilateralmente.

Il piccolo restava ricoverato presso il Gaslini per 20 giorni, di cui i primi cinque presso l’Unità di Rianimazione e successivamente monitorato fino alla dimissione, quando sono stati prescritti numerosi accertamenti cui il bambino dovrà sottoporsi nei prossimi mesi per valutare lo sviluppo neurologico e tutte le eventuali conseguenze.

Il referto

I sanitari hanno infatti prospettato la possibilità di pregiudizi per il neonato, in ipotesi anche gravi e permanenti, per cui il bambino dovrà eseguire diversi esami, tra cui un nuovo ricovero presso l’Unità di Neurochirurgia del Gaslini per effettuare un esame angiografico.

La denuncia per fare luce sull’accaduto

I genitori, sconvolti per quanto accaduto e preoccupati circa gli esiti di tale vicenda, hanno deciso di rivolgersi ai legali Lanzavecchia e Rovegno e di sporgere denuncia contro ignoti al fine di chiarire cosa sia successo e accertare eventuali responsabilità dei sanitari che hanno avuto in cura il bambino.

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