Il Piano Orizzontale dei Giovi

Chi percorre la vecchia linea ferroviaria dei Giovi su un treno locale trova, tra Genova Pontedecimo e Busalla,  una stazione, o meglio una piccola fermata,  dal nome curioso: Piano Orizzontale dei Giovi. E’ una denominazione che non corrisponde a nessuna località. In pratica, è la stazione di Mignanego (la stazione che porta questo nome, sull’altra linea, la succursale cioè quella diretta, è in pratica disattivata e non vi ferma più alcun treno da anni). Probabilmente non tutti sanno che il nome Piano Orizzontale deriva dalle caratteristiche costruttive della ferrovia. Questa vecchia linea, inaugurata nel 1853 , presenta una pendenza ai massimi limiti delle possibilità di traino delle locomotive, specialmente quelle di allora. Il 36 per mille è molto per una linea su ferro, ed è costante per buona parte del percorso tra Pontedecimo e Busalla. Ai tempi della costruzione, le locomotive a vapore allora utilizzate riuscivano a trainare un treno su questa salita ad una velocità di circa 12 km/h usando la massima potenza, però consumando molta acqua. Si era così pensato di realizzare, quasi a metà della salita, un tratto pressoché pianeggiante, appunto detto piano orizzontale, dove le locomotive potevano fermarsi a fare rifornimento d’acqua, mentre nel percorso in discesa i vagoni del treno potevano far raffreddare i freni anch’essi messi a dura prova dalla pendenza.

Per ovviare in parte a questi problemi, venne terminata nel 1889 la linea succursale. Questa presenta un tracciato di minore pendenza poiché la salita viene fatta iniziare prima di Pontedecimo e la galleria sotto i Giovi è più lunga e si trova a quota leggermente più bassa, sbucando a Ronco Scrivia.

Ciononostante, l’intenso traffico con il porto di Genova impose fin da subito di continuare a utilizzare anche la  linea storica, con la sosta al Piano Orizzontale. Anche perché, con la necessità di smaltire il fumo dalle gallerie, i treni non potevano passare a distanza ravvicinata.

Questa località fu anche teatro di un grave incidente l’11 agosto 1898, proprio a causa del grave problema dei fumi in galleria prodotti dalle locomotive; che, specialmente nel traino dei pesanti convogli merci, rischiavano di intossicare i macchinisti. Quel giorno, un  treno molto carico, già quasi arrivato in cima alla salita a Busalla, causa lo svenimento del macchinista della locomotiva di coda e dei frenatori, dopo essersi fermato proprio al limite della galleria, retrocedette a marcia indietro per tutta la discesa, senza che nessuno potesse frenarlo. Arrivato al Piano Orizzontale, investì un treno passeggeri fermo sul binario in attesa del via libera. Ci furono 13 morti e decine di feriti.

Anche per questi motivi questa linea fu una delle prime a vedere realizzata la trazione elettrica, operativa già nel 1911, che risolveva il problema dei fumi e migliorava notevolmente anche le potenze di traino. A quel punto la fermata del Piano Orizzontale perse lo scopo principale per la quale era stata progettata, rimanendo una piccola stazione utilizzabile dai passeggeri delle più vicine frazioni di Mignanego.

Stefano Rivara

foto di copertina da littorina.net

una foto d’epoca dell’incidente ferroviario

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