Conclusa nei giorni scorsi dai Carabinieri di Novi e Alessandria l’operazione “Talpona 2020”
Nei giorni scorsi si è conclusa con successo l’operazione antidroga “Talpona 2020” condotta dai Carabinieri di Alessandria e di Novi Ligure.
L’operazione, così denominata traendo spunto dal modus operandi dei pusher, che nascondono la droga nelle aree boschive di folta e intricata vegetazione seppellendola, è stata svolta dai Carabinieri, con l’ausilio del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale, secondo le regole classiche delle indagini, e cioè attraverso appostamenti, pedinamenti e travestimenti di agenti quali escursionisti o cercatori di funghi.
L’operazione, che si è allargata anche in altre Regioni e, in particolare, nell’hinterland del capoluogo lombardo, ha dato i suoi frutti con la documentazione da parte degli investigatori di oltre un centinaio di episodi di spaccio.
Per citare un dato, nelle aree campestri e boschive attorno a Predosa (AL), sono stati beccati alcuni pusher che in un solo giorno di attività riuscivano a mimetizzarsi addosso poco meno di 400 grammi di eroina, 200 di cocaina e 150 di hashish, che al dettaglio avrebbero fruttato diverse decine di migliaia di euro
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, con il supporto info-operativo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.), sono state avviate nel dicembre dello scorso anno (2019), grazie ad alcune segnalazioni da parte dei proprietari di alcuni terreni, insospettiti dall’insolito via vai lungo le strade vicinali con le loro proprietà.
Ai cinque arresti operati tra giugno e agosto di quest’anno, di soggetti di età compresa tra i 23 ed i 51 anni, tutti cittadini italiani residenti in provincia di Alessandria, si sono aggiunti tre stranieri: un 27enne di nazionalità albanese, regolare sul territorio nazionale e 2 cittadini marocchini, di 21 e 36 anni, ritenuti a capo del sodalizio ed ai quali è stato contestato anche il reato di porto d’armi abusivo.
Decisamente rilevante il “volume d’affari”, con un vasto numero di clienti, tra i quali alcuni minorenni, ai quali venivano forniti diversi tipi di sostanze stupefacenti, dall’eroina e cocaina all’hashish e alla marijuana, il tutto a prezzi assolutamente “competitivi”.
Una nota di colore: secondo le fonti investigative l’attività di spaccio non ha affatto risentito della pandemia e sia proseguita, florida, anche durante l’emergenza da COVID-19.
Gian Battista Cassulo