LE RECENSIONI DI ANDREA MACCIO’: WAR e SENZA TRACCIA

due libri di Viviana Albanese

War e Senza Traccia sono i romanzi d’esordio di Viviana Albanese ambientati sempre nella provincia alessandrina (qua Serravalle Scrivia e Stazzano) e usciti in self publishing

PRESENTAZIONE

Trovo il lavoro di Viviana Albanese eccellente da diversi punti di vista. La qualità della scrittura e la delicatezza con la quale descrive le scene d’amore fra i personaggi. La capacità di scavo psicologico e la grazia con la quale affronta temi molto delicati come l’aborto e l’autolesionismo adolescenziale. La capacità di descrivere con una sensibilità non comune la fitta trama delle relazioni umane, amicizie, amori, rapporti familiari astraendosi totalmente dal contesto storico e sociale, come nei film di Eric Rohmer. L’eccellente capacità di descrizione ambientale: l’atmosfera della provincia alessandrina, un piccolo mondo nel quale le relazioni interpersonali sono ancora autentiche e dove non hai mai disperso del tutto la connessione con le persone che hai frequentato nell’adolescenza. Che rimane un luogo del cuore, anche se vivi o lavori in un’altra città come Sara e Cali. Ai lettori consiglio di avvicinarsi al mondo di quest’autrice con l’avvertenza che difficilmente riusciranno a staccarsene, in me ha creato una sorta di dipendenza letteraria. Ma ecco qui di seguito le mie recensioni su suoi due significativi lavori: “War” e “Senza traccia”.

Andrea Macciò

WAR

War è un locale di questo piccolo mondo, creato da Sergio come una sorta di officina creativa e artistica nel quale far emergere nuovi talenti musicali, compagnie teatrali, pittori e scultori poco conosciuti da far emergere. A War lavora Sara, una ragazza cresciuta troppo in fretta, trovatasi a fare la “capofamiglia” dopo l’abbandono della madre. Se Sergio è l’anima artistica, Sara è l’anima pratica di War, ci mette il cuore nel coordinare questo luogo magico ed è un punto di riferimento per i clienti.

Il libro è ambientato in due periodi diversi, il 2001 e il 2007/2008. È nel 2001 che la giovanissima Sara conosce il suo primo amore, Sebastiano, tormentato poliziotto figlio di una famiglia bene della zona. Più grande di lei, intrappolato in un matrimonio infelice, incapace di liberarsi dalle pressioni familiari, intrappolato in un “contratto” (come dice lui stesso) matrimoniale senza amore. Sara resterà bruciata dalla delusione amorosa per molti anni rinchiudendosi in sé stessa.

Dopo sei anni, Sara sente di nuovo il colpo di fulmine, l’amore a prima vista grazie a Cristiano Cremagnani, un musicista che entra nel locale per firmare il contratto per un prossimo spettacolo.

Un incontro che la riporta alla vita, dischiudendo il cuore che si era come messo in pausa dopo la delusione di Sebastiano, e Sara si lascia andare verso un nuovo amore. Quando tutto sembra essere proteso verso la felicità, riappare come un fantasma degli amori passati Sebastiano. Sullo sfondo personaggi minori come Arianna e Matteo.

War è una storia emozionante e delicata come tutte le opere di Viviana Albanese.

Sara è un personaggio che ho amato da subito, mi ha ricordato Cali, protagonista dei racconti e di Professione Pendolare, due ragazze fragili cresciute troppo in fretta che cercano nell’amore la loro salvezza. Ed è interessante anche il personaggio di Sebastiano, diviso tra amori brucianti e clandestini con ragazze più giovani e un contratto matrimoniale che per lui è come una gabbia d’acciaio.

La lettura del testo è accompagnata da una sorta di sottofondo musicale, con i capitoli scanditi dai titoli delle canzoni. La scrittura è fluida, emozionante, coinvolgente.

Le sue storie non sono saghe “a puntate” sono autoconclusive e possono essere lette separatamente, ma sono unite dal fil rouge dei personaggi che ritornano in anni diversi.

SENZA TRACCIA

Senza Traccia seguito di War, allude alla musica, vero fil rouge dei primi due libri di Viviana Albanese. Ritroviamo Sara, Cristiano, Sebastiano e sullo sfondo Matteo e Arianna. È un titolo bellissimo, la vita è senza traccia, anche quando pensiamo sia incanalata in binari sicuri. La nostra protagonista in Senza Traccia prova a lasciarsi alle spalle i tormenti dell’adolescenza e del suo primo amore e ricostruire la sua vita con Cristiano.

La vita di Sara è una svolta: Cristiano diventa suo marito, fra le perplessità della madre e di una famiglia che mai ha supportato la sua fragilità travestita da forza. Se il matrimonioin genere segna una “normalizzazione”, infatti è usato il termine “sistemarsi” come sinonimi sposarsi, per Sara questa scelta rappresenta una rottura con la vita stanziale di prima, abbracciando quella itinerante di un musicista.

L’ambientazione di Senza Traccia è articolata, c’è la provincia alessandrina di Serravalle Scrivia e Stazzano, una sorta di luogo del cuore per Arianna, amica di Sara e importante personaggio del libro, c’è la provincia lombarda, apparentemente simile eppure molto diversa, molto più anonima e spersonalizzante, c’è la riviera ligure e la Versilia dove Cristiano e Sara portano in giro i loro tour estivi

Sembra che Sara abbia raggiunto un equilibrio perfetto: un grande amore, una vita “senza traccia” libera e anticonvenzionale. Ma l’ombra della famiglia, e in particolare della sorella Giulia, incombe su di lei e le impedisce di essere totalmente felice.

La pessima esperienza che ha avuto come figlia rende Sara incapace di auto-rappresentarsi come madre. E questo tema, quello dei figli, rischia di mettere in crisi una coppia di opposti che si attraggono come Cristiano e Sara. Riuscirà il loro amore a superare l’incapacità di Sara di essere felice anche quando potrebbe?

Sara, come Cali, è un personaggio che ho amato molto, tutti possiamo riconoscere nelle loro insicurezze e nelle loro vite tormentate la realtà di persone che conosciamo e che ci sono vicine nella vita reale.

Senza Traccia rispetto a War è un libro più corale con molti personaggi secondari.

Andrea Macciò

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