UNA POLITICA LOCALE PRIGIONIERA DI UN PASSATO CHE NON LASCIA SPAZIO AL FUTURO

Da Costanzo Cuccuru, già amministratore comunale e politico di lungo corso, riceviamo e pubblichiamo questa riflessione sulla politica cittadina a Novi Ligure. Novi Ligure è stata una città da sempre governata dalla Sinistra ad esclusione di un breve e turbolento quinquennio, tra il 1985 e il 1990, quando, grazie ad un exploit elettorale del Partito Repubblicano, fu possibile creare una giunta di Pentapartito che mandò il vecchio P.C.I. all’opposizione. L’esperimento politico però fallì, anche per la mancanza di una vera e propria classe politica di ricambio e il vecchio potere, che nel corso degli anni aveva coltivato solide radici in città, riprese il sopravvento. Dopo 29 anni, nel 2019, Novi Ligure ha provato nuovamente a cambiare colore, anche se nel frattempo i partiti storici del Novecento avevano modificato le loro bandiere, ma, vuoi per le alluvioni prima e la pandemia ora in corso, vuoi per le difficoltà incontrate da un personale politico nuovo alla gestione del potere, questo cambiamento stenta a trovare la sua strada anche perché gli antichi legami che la vecchia classe politica locale ha saputo nel corso degli anni allacciare, sono duri a morire. Vedremo come andrà a finire, ma se non si forma una vera e propria classe politica di ricambio, ogni politica dell’alternanza, che è salutare ad ogni democrazia per farla restare tale, sarà praticamente impossibile. Ma ecco qui di seguito la riflessione giunta in redazione da Costanzo Cuccuru.

Gian Battista Cassulo

Una lettera aperta di Costanzo Cuccuru ai lettori de “l’inchiostro fresco”

È bastato poco tempo per mettere in evidenza un limite nascosto. Dopo la sbornia da successo del Centrodestra a Novi, è piombata in città l’evidenza dell’incertezza e precarietà. Eppure bisognava subito capire che la “vittoria” non era frutto di un merito maturato negli anni ma semplicemente una stanca assuefazione dei novesi che ha portato ad una disaffezione, probabilmente temporanea. Provo, da amministratore licenziato da “ignote manovre“, a dire la mia sulla situazione attuale.

Programmazione e Bilancio

Intanto è risaputo che il “Documento unico di programmazioneeil “Bilancio 2021” sono passati con un voto minoritario, 8 su 17, che non è un buon segnale per la futura gestione. Anzi, se avesse preso piede l’andazzo della prima delibera sulla TARI, che ha messo in minoranza il sindaco, oggi staremmo a parlare di prossime elezioni amministrative anticipate. Qualche buona anima ha pensato bene di essere stranamente generoso e ritirare la mano dopo aver scagliato il sasso. Forse buon senso o forse no…mah!

CIT Spa

Ombre scure, scurissime avvolgono la situazione del CIT spa che trova ostacoli insormontabili non tanto per la buona volontà di alcuni quanto per l’impossibilità di manovra di una azienda che deve rispettare la legge. Il male del CIT spa è che viene trattata come un soggetto pubblico senza tenere conto che è una azienda come le altre e, pubblica o privata, deve rispettare la legge e non finire nel mirino della Corte dei Conti per non condannare il portafoglio di qualcuno.

Teatro Marenco

Il Teatro Marenco ha visto l’avvio della sua gestione con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (Cda). Auguri. Un solo consiglio, sarà bene gestire le future attività in forma consortile anziché in forma autarchica, come qualche buontempone aveva già proposto, perché non siamo alla Scala di Milano o al Carlo Felice di Genova o altre sovrintendenze, siamo a Novi e possiamo solo essere al servizio di programmi al di sopra delle nostre forze. Un altro consiglio, stanno per arrivare soldi da RFI, circa 5 milioni di Euro. Anziché litigare su nebulosi progetti, frutto di mediazioni politiche sempre indigeste, perché non si completa quello che è di prossimo utilizzo come casa Giorgi, pertinenza del teatro e indispensabile per il suo funzionamento.

Trinità

Altro capitolo, perché non si finisce di realizzare la Trinità e farne un centro di cultura e storia cittadina. Sono interventi che con meno di un milione completerebbero due percorsi che si trascinano da decenni e rappresenterebbero due realizzazioni di cui andare fieri.

Capitolo manutenzioni

Tralascio le discussioni quotidiane sulle manutenzioni e la cura della città lasciando ai posteri l’ardua sentenza, ma una cosa la voglio dire con soddisfazione.

Una piccola grande soddisfazione

Sul rinnovo di SportinNovi sono felice che abbia prevalso il buonsenso perché le proposte fatte in questi mesi, frutto di pressioni senza senso, avrebbero portato al disfacimento del servizio sia per le società sportive e, non mi stancherò mai di ripeterlo, per le scuole che frequentano gli impianti.

Costanzo Cuccuru

In data 24 gennaio 1995 n. protocollo 1905 due Consiglieri comunali di Minoranza del Gruppo misto formato dal “Club della Torre” e dai “Verdi sole che ride“, rendendosi conto che la nuova emergenza, più che politica ed economica, era di natura culturale, fecero mettere agli atti del Consiglio comunale novese un “Manualetto per l’Amministratore locale” per allevare, per lo meno a livello cittadino, una nuova classe politica di ricambio. Quel “Manualetto” giace allegato agli atti tra i faldoni della storia politica locale.

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