IL MUSEO ALL’APERTO DI VIGNOLE, LA PORTA DELLA VAL BORBERA

Vignole Borbera, “porta” della valle, è forse il meno turistico dei comuni valborberini, conosciuto più che altro per lo snodo autostradale e la prossimità alla stazione ferroviaria di Arquata Scrivia. Andrea Macciò è andato a visitarlo

Il 26 Settembre, presso la sala convegni degli AQ del gruppo Cauvin, importante complesso industriale del comune, si è tenuta una giornata di studi, primo tassello per il recupero della storia del paese, per affermare e trasferire nel futuro il bagaglio di vicende storiche che hanno preso avvio da quella che è attualmente la zona industriale di Precipiano, sulla provinciale 140 per Stazzano. L’incontro è stato un’occasione per andare alla scoperta del centro storico di Vignole Borbera.

Fondata dai romani come agro della vicina Libarna (oggi in comune di Serravalle Scrivia) col nome di Vineola, il territorio viene menzionato intorno all’anno 1000 come territorio dell’abbazia di San Pietro in Precipiano, allora centro autonomo.

Il centro storico di Vignole, curatissimo fiorito quasi tutto l’anno, si caratterizza per l’interessantissimo percorso di un “museo all’aperto” (ideato da Gianni Chiesa) che non si limita a segnalare gli attuali punti d’interesse ma costituisce anche una vera e propria memoria storica del Comune.

Uscendo dal casello di Vignole o arrivando in treno da Arquata Scrivia si incontra prima l’antica fabbrica degli amaretti Vignole e poi l’ex “Buca di Bacco”. Antica residenza patrizia della famiglia Merega, trasformata poi in casa d’appuntamenti prima e poi nel ristorante e balera del signor Pesciallo. L’edificio storico fu demolito negli anni Novanta per far posto a un complesso residenziale e commerciale. Dalla “buca” si prende l’arteria principale, Via Roma, che conduce nella piazza principale, Piazza Figini dove si trova il Municipio e la Chiesa di San Lorenzo. La piazza, dove sorge anche il Monumento ai Caduti, un tempo era la dimora del patrizio genovese Belluné.

La zona più interessante dell’antico centro storico è quella che si trova immediatamente dietro la Piazza, presso Via Costantino Nigra, l’ex zona detta punto superiore, la più antica di Vignole. Il primo punto di interesse della zona è Palazzo Isola, attualmente sede della farmacia e abbondantemente rimaneggiato, ma che ha conservato in facciata un suggestivo affresco sacro. Qua sorge la suggestiva e appartata Piazzetta Marconi, prima piazza di Vignole, che ha perso importanza con la costruzione di nuove arterie stradali. In Piazzetta Marconi sorgeva la Bottega-Osteria della Rosa, un emporio che molti anni fa costituiva l’unico negozio del paese. Un altro punto storico della zona di Ponte Superiore è l’ex macelleria di Gifra. Da qui ci si trova a un bivio: da una parte si torna verso il centro, dall’altra una suggestiva via interna conduce alla Chiesa di Nostra Signora del Chioccale e alla frazione di Variano (3 km circa).

Dal lato esposto a Nord della piazza si scende verso la passerella sul torrente Borbera. Qui sorgeva l’antica trattoria del Nunzio, erede dell’Osteria della Rosa, e oggi possiamo ammirare dall’esterno il Castello di Vignole, ora adibito a abitazione privata. Nella piazza, cercando tra gli alberi dei giardini, troviamo un’altra tappa del Museo all’aperto che ricorda l’esistenza della “Casa della Fontana” oggi scomparsa. Proseguendo in direzione Lastrico-Stazzano, scopriamo che l’edificio che attualmente ospita la trattoria Paolino ospitava il cinema Volpati, l’unico del paese, e la rivendita detta “della Felicina”.

A Precipiano, frazione oggi a vocazione industriale, troviamo numerose testimonianze documentate del passato. L’antico cotonificio Ferrari, oggi diventato opificio, un edificio di un certo pregio architettonico, e la zona dove sorgeva l’antico convitto nel quale erano ospitate le ragazze che lavoravano in fabbrica. A Precipiano troviamo anche la Torre quadra, unico edificio superstite dell’antica abbazia e incastonato oggi tra l’A7 e Libarna e i resti dell’antica tenuta. Poco dopo il ponte si entra nel territorio di Serravalle Scrivia.

Il “museo all’aperto” valorizza la porta della Val Borbera portandoci non solo a conoscere i punti di interesse artistico e culturale attuale, ma ci regala anche un viaggio nel passato del paese, che pur essendo recente appare lontanissimo nel tempo. Come apprendiamo dal percorso, il paese era un luogo di villeggiatura privilegiato dai patrizi genovesi.

Vignole Borbera ha inoltre un primato storico: è stato il primo comune italiano ad avere un sindaco donna di origine non italiana, l’inglese Susan Lesley Thomas, sindaco dal 2004 al 2008.

A chi è diretto al Santuario di Montespineto (in territorio di Stazzano) o in Alta Val Borbera, consigliamo prima di fare una sosta a Vignole, la porta della valle, e lasciarsi condurre in magico viaggio nel tempo dal suo museo a cielo aperto.

Andrea Macciò

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