SANREMO 2022: UNA RIFLESSIONE A CALDO SUL 72° “TORMENTONE” NAZIONALE

SANREMO – In attesa del TG di mezza mattina, sto ascoltando su RAI UNO un mini dibattito sul Festival di Sanremo, dove commentatori e ospiti con sorrisi larghi come lo Stretto di Massina stanno dicendo che ieri lo share ha toccato il 55% con punte del 70 e 80 % di spettatori in gran parte anche giovani. Adesso capisco perché abbiamo questa classe politica al governo: è l’esatta espressione degli spettatori del Festival e sostenuta da giornalisti che sono l’estta espressione dei commentatori di questo festival. Tutto comunque è stato ben studiato: prima il teatrino per l’elezione del Presidente della Repubblica, dove tutti già sapevano che avrebbero fatto Mattarella perché è funzionale a questo stato di potere, e subito dopo, a ruota, ecco il festival per far digerire lo stato d fatto, con Fiorelllo che fa il “coretto” sul presidente appena “intronato”. Per quanto mi riguarda personalmente mi annovero nel resto in quel 30% che ieri sera non ha guardato e ho fatto altro. Come ad esempio andare a dormire.

Gian Battista Cassulo

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