“L’AMORE TRA DUE MONDI”. Un romanzo di Stefania Chiappalupi

Cerchiamo quello che ci unisce, perché quello che ci divide lo abbiamo già – Stefania Chiappalupi

L’amore tra due mondi è il romanzo di esordio di Stefania Chiappalupi, scrittrice e poetessa di origine romana residente oggi a Basaluzzo, a pochi km da Novi Ligure. L’amore tra due mondi torna oggi in un’edizione rivista dall’autrice

È la storia di Lavinia, una ragazza romana che lavora in un’agenzia immobiliare e vive con il padre dopo aver perso la mamma a otto anni per un male incurabile. Lavinia sta curando una trattativa per l’acquisto di una villa per conto dell’avvocato Carrara e della moglie Lucia, affetta da sclerosi multipla e costretta su una sedia a rotelle. Nel corso di questo lavoro la ragazza incontra Sami, un noto neurologo israeliano di religione musulmana che si trova a Roma per un congresso. Sami si occupa di ricerca sulla sclerosi multipla. Tra Lavinia e il medico israeliano è un amore al primo incontro, che l’autrice descrive con grande sensibilità e delicatezza. Lavinia e Sami sono molto innamorati e l’amore può superare ogni distanza geografica. Dopo i primi incontri, però, Lavinia comincia a essere terrorizzata che Sami la costringa a una vita sottomessa e reclusa, come accade alle donne in molti paesi retti da regimi politici islamisti. I pregiudizi di Lavinia sono stati in buona parte inculcati dal padre, al quale è molto legata (come al ricordo della madre) e che si oppone in maniera risoluta a questa relazione. Lavinia vive quindi un dissidio interiore tra l’attaccamento alla sua famiglia di origine e quello al sogno d’amore e di una nuova vita rappresentato da Sami. Riuscirà a cogliere la bella occasione che il destino le ha presentato?

L’amore tra due mondi è una storia d’amore appassionante e delicata che affronta con grazia importanti temi sociali. Il più importante è l’irruzione della Storia e delle vicende politiche nelle relazioni interpersonali, un tema che è stato affrontato anche nel cinema, per esempio dal regista francese Alain Resnais che lo ha messo in scena in opere come Hiroshima Mon Amour e La Guerra è finita. Nel romanzo di Stefania Chiappalupi è l’11 settembre 2001 l’evento perturbante che incombe come un macigno sulla loro relazione: uno spartiacque epocale, che ha alzato un muro di incomunicabilità tra due mondi, quello del cosiddetto occidente e quello dell’oriente musulmano.

Quello tra Lavinia e Sami è appunto un amore tra due persone, ma anche tra due mondi.

Altri temi importanti affrontati con grande efficacia nei dialoghi tra i personaggi sono i pregiudizi sulle differenze religiose, anche se quello dei cattolici come Lavinia e dei musulmani è in fondo lo stesso Dio, e sulla condizione femminile nel mondo islamico, legata in realtà più a tradizioni pregresse (come accade ad esempio con l’uso del burka in Afghanistan) e a ragioni politiche che alle prescrizioni delle Sacre Scritture in sé.

Un romanzo profondo e di piacevole lettura, nel quale ritroviamo lo stile garbato e gentile di un’autrice capace di raccontare l’amore e una realtà politica e sociale spesso insostenibile con una grazia non comune.

Andrea Macciò

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