VITA DURA PER I PENDOLARI

Per i Pendolari della linea ferroviaria Genova – Ovada – Acqui Terme il primo mese del 2023 si conclude negativamente

Gli utenti della linea ferroviaria “Genova – Ovada – Acqui Terme” hanno concluso il primo mese del 2023 con una nuova giornata caratterizzata dai disagi, causati da ritardi e soppressioni dei treni che utilizzano quotidianamente alle loro occupazioni di lavoro, studio e altre attività ed il mese di febbraio non è iniziato tanto meglio

Nella giornata di lunedì 30 gennaio 2023 i pendolari dell’ampio territorio che la linea ferroviaria attraversa, collegando le città piemontesi di Acqui Terme ed Ovada e la Valle Stura con il capoluogo ligure, si sono trovati, come purtroppo da tanto tempo accade frequentemente, a fare i conti con sensibili ritardi dei principali treni del primo mattino, quelli che molti lavoratori, studenti e cittadini delle zone servite dalla linee utilizzano per raggiungere le aziende in cui lavorano, le scuole e le sedi delle facoltà universitarie frequentate o verso impegni irrinunciabili di vario tipo, comprese importanti visite mediche.

Anche il primo giorno di febbraio, come riferito dal Comitato Pendolari Valli Stura ed Orba, il treno 12114 con partenza prevista per le ore 6.00 da Genova alle 6.50 non risultava ancora partito causando non pochi disagi tra i viaggiatori in attesa sulla banchina.

Purtroppo si tratta di una situazione che i pendolari dei paesi e delle cittadine servite dalla linea, riuniti nel già citato comitato, i sindaci ed anche gli organi di stampa locali, hanno da tempo ed innumerevoli volte portato all’attenzione pubblica organizzando incontri e manifestazioni, ottenendo sempre rassicurazioni e promesse che non sembrano però essere state mantenute.

Oggi, nel tempo in cui in Italia e soprattutto in Liguria si parla insistentemente di rilancio dell’economia, in particolare di quella legata a doppio filo al turismo, fa veramente rabbia osservare come il nostro territorio sia ogni giorno di più penalizzato da infrastrutture importanti, come quelle che riguardano il trasporto pubblico e non solo, sempre meno efficienti ed inadeguate all’epoca in cui viviamo. 

I problemi di questi giorni sembrano principalmente attribuibili alla difficoltà causate dal freddo ai treni in uso sulla linea e all’uopo ricordiamo quanto sia inverosimile che il servizio in questa tratta, che attraversa un territorio da sempre noto per gli inverni caratterizzati temperature rigide e precipitazioni nevose, sia svolto da convogli non idonei, così come stupisce che certi “piani neve” prevedano il taglio delle corse anziché il loro incremento e conseguente invito ai cittadini, in caso di maltempo, ad utilizzare il treno evitando di avventurarsi sulle strade con le auto.

Fausto Piombo

Vedere nostro filmato “Vogliamo una stazione viva” girato a proprosito della ventilata chiusura della biglietteria nella stazione di Ovada

https://www.facebook.com/watch/?v=1449786391829467

Altro nostro servizio sui pendolari della “Genova – Ovada – Acqui Terme” consultabile su:

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