Avere delle facoltà “speciali” è un dono o una condanna?
Paolo Scarpati è un impiegato cinquantenne dalla vita routinaria e monotona. Ha una madre affetta da demenza senile, una ex fidanzata, Laura, che non ha mai dimenticato, un lavoro “normale” ed è ateo, non crede nel soprannaturale.
In occasione di un incidente stradale, Paolo Scarpati si accorge di essere divenuto in possesso di “strane” facoltà: alcuni dei suoi pensieri e dei suoi desideri si avverano nella realtà. Apparentemente un grande vantaggio, ma in realtà non sempre tutto questo avviene in maniera lineare e a volte l’avveramento dei desideri, nonostante le intenzioni positive di Paolo, ha effetti incontrollabili e a volte negativi sulle persone che vorrebbe aiutare.
Avere delle facoltà “speciali” è un dono o una condanna?
È questo che si chiede Scarpati, la cui vita viene progressivamente sconvolta anche da un misterioso deperimento della salute fisica. Paolo si convince di essere perseguitato da ignote entità ultraterrene, capaci di esaudire i suoi desideri ma anche maliziose e inaffidabili. Cerca pian piano di controllare questo potere nella speranza di guarire sua madre dalla demenza senile e di rendere più serena la propria esistenza, eppure resta diffidente. L’incidente che ha causato con un semplice moto di stizza gli ha insegnato che le entità che lo esaudiscono non hanno scrupoli nel fare del male, e tanto più si affida a loro tanto più cresce la sua paura…
Nel contempo vacilla la “fede” nell’ateismo del protagonista, che inizia a credere nel soprannaturale e nell’esistenza di una divinità.
Beta e Psi è un “urban fantasy” un romanzo fantastico ambientato in un contesto reale.
L’autore afferma che il romanzo è una metafora della condizione dell’autismo: In questo ho trasposto la mia personale “maledizione “: l’autismo. Paolo è divorato dall’angoscia e dalla ricerca di una soluzione, si rivolge a “esperti” di tutti i tipi, quali preti, medici e scienziati. La sua salute si compromette, sia sul piano fisico che mentale. Ho voluto infatti che la condizione di Paolo apparisse soprattutto come una malattia, e ad essa ho voluto affiancare la dimensione della terapia, per quanto la minaccia appaia ultraterrena e invincibile. Proprio come appare una patologia cronica a coloro che ne sono affetti.
Nella lettura del romanzo, senza averne letto la presentazione dell’autore, questo aspetto non è tuttavia immediatamente evidente.
Le chiavi di lettura del romanzo possono essere molteplici, così come sono molteplici i temi trattati.
Paolo Scarpati per chiarire cosa gli sta succedendo si rivolge sia alla scienza medica, che alla psicologia e alla religione. Quale di questi saperi sarà in grado di dargli una risposta?
Un altro tema sullo sfondo del romanzo è quello del rapporto tra scienza e fede, che traspare nella transizione di Paolo dall’ateismo alla presa d’atto dell’esistenza del soprannaturale. Si tratta di una lettura non facilissima, in quanto procede come una sorta di monologo interiore del protagonista, ma che presenta indubbiamente numerosi spunti di interesse e prova ad affrontare con il linguaggio della creatività letteraria temi difficili come quelli dell’autismo e del rapporto tra verità scientifica e fede.
L’AUTORE
Claudio Luigi Stefano Rava è nato ad Alessandria nel 1978. Fin da piccolo la sua vita è stata segnata dall’amore per la scienza, il padre era un insegnante di materie scientifiche, e da sintomi che poi si sono rivelati essere disturbi dello spettro autistico. Nel 2003 si è laureato in Fisica presso l’Università del Piemonte Orientale e nel 2012 ha conseguito il dottorato in Matematica, dopo il quale ha collaborato a titolo gratuito per alcuni periodi con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Genova pubblicando diverse ricerche con i professori Bartocci, Bruzzo e Valeriano Lanza. Dal 2022 lavora come tester di software presso un importante gruppo bancario nazionale.
La sua vera passione è la scrittura, tra il 2006 e il 2009 ha pubblicato alcuni racconti con le case editrici Il Melograno e 0111 edizioni.
Nel 2023 con “Beta e Psi” si è aggiudicato il primo premio nella categoria “romanzo” del Premio Letterario Nemo per inediti e il libro è stato pubblicato dall’omonima casa editrice di Milano.
A.M.
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