UN 25 APRILE TRA LE ALPI CARICHE DI NEVE

Nella bella cornice di Piazza Chanoux, la Valle d’Aosta, nel suo Capoluogo di Regione, ha ricordato il 25 Aprile

Imbandierata a festa, nella centralissima Piazza Chanoux di Aosta posta di fronte all’Hôtel de ville d’Aoste, il maestoso Municipio di questa città nata come Augusta Praetoria Salassorum e che quest’anno festeggia i 2050 anni della sua fondazione avvenuta nel 25 a.C., il Sindaco Gianni Nuti, assieme ai rappresentanti dell’ANPI regionale, a tutte le Autorità civili e militari, alle Associazioni d’Arma, al mondo del Volontariato, alle Scuole e ai Cittadini, ha reso onore al 25 Aprile.

Il sindaco in questa piazza, già dedicata a Carlo Alberto e, dopo il Secondo conflitto mondiale, intitolata a Émile Chanoux, capo del CLN aostano, morto torturato in carcere il 18 maggio 1944, si è pubblicamente interrogato, guardando al passato, su come affrontare il futuro di questa “…terra fatta a pezzi”, come ha detto lo stesso Sindaco, parafrasando la famosa frase coniata da Papa Francesco, al quale ha reso omaggio, quando nel 2014 parlava di “terza guerra mondiale a pezzi”.

E il sindaco Gianni Nuti si è risposto che forse il futuro potrebbe essere affrontato rivolgendo lo sguardo ad un “lago di speranza”, quasi una novella frontiera, dal quale potrebbe emergere una: “rivoluzione silenziosa, fatta di coscienza critica, di educazione, di studio, di mitezza e serietà e – perché no? – di una spiritualità profonda, capace di piegare i moti del nostro ego prorompente e distruttivo verso un’universale appartenenza a un Tutto, amorevole e giusto”.

Belle parole queste che si intravvedono anche nel libro che il Sindaco, ormai già due anni fa, ha dato alle stampe dal titolo molto evocativo: “L’arte della politica, il valore dell’educazione”.

Se poi consideriamo che la celebrazione dell’odierno 25 Aprile avviene in questa piazza dedicata al Notaio Chanoux che nella “Dichiarazione di Chivasso” del 19 dicembre 1943 sostenne l’idea di una Europa federale sul modello elvetico, affermando che nel suo piccolo tale modello potrebbe essere l’esempio in grande per l’Europa del futuro, è tutto dire, perché è nell’Europa, quella vera, che c’è il nostro futuro.  

Una bella cerimonia molto sentita dunque, quella di Aosta per questo 80° anniversario del 25 Aprile.

Gian Battista Cassulo

Cheverel (La Salle) 26 aprile 2025

Info: hello@williamnovelli.it – Cell.: 393/219.30.10

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