IL LATO OSCURO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Se ne parlerà venerdì 23 maggio 2025 alle ore 21 al Castello medievale di Pozzolo Formigaro (Al)

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha conosciuto uno sviluppo senza precedenti, ridefinendo settori chiave come la medicina, l’industria e la comunicazione. Sistemi sempre più sofisticati sono oggi in grado di generare testi, immagini, diagnosi mediche e persino codici informatici, aprendo scenari impensabili fino a pochi anni fa…

Tuttavia, accanto agli entusiasmi per le potenzialità dell’IA, emergono anche preoccupazioni crescenti, legati agli spetti meno conosciuti di questa tecnologia. Se ne parlerà venerdì 23 maggio 2025 alle ore 21, in una serata organizzata dall’Associazione culturale “La Frascheta”, nelle cantine del Castello medievale, a Pozzolo Formigaro (Al).

Il titolo dell’appuntamento è Il lato oscuro dell”Intelligenza Artificiale, con la partecipazione della Prof.ssa Ivana Zincone, insegnante e musicista, che evidenzierà gli aspetti etici e scolastici dell’IA e dell’Ing. Michelle Marrone, esperta manager di sostenibilità in aziende multinazionali, che evidenzierà alcuni aspetti critici dello sviluppo dell’IA.

Uno dei temi più urgenti, infatti, riguarda l’impatto ambientale: l’addestramento dei modelli più avanzati richiede un’enorme quantità di energia, contribuendo all’aumento delle emissioni di CO₂. Alcuni studi hanno paragonato l’impronta ecologica di un solo modello di IA a quella di decine di voli transatlantici.

Anche l’ambito scolastico è coinvolto in questa rivoluzione. Sempre più studenti utilizzano chatbot e generatori di testi per svolgere compiti e tesi, sollevando interrogativi su originalità e apprendimento. Le scuole e le università si interrogano su come integrare o regolamentare questi strumenti senza snaturare il percorso educativo.

Infine, il timore della sostituzione di alcuni lavori è concreto. Professioni legate alla scrittura, al customer service e perfino alla programmazione stanno già subendo gli effetti dell’automazione. Se da un lato l’IA promette maggiore efficienza, dall’altro impone una riflessione profonda sul futuro del lavoro e sulla necessità di riconvertire le competenze umane.

“Noi esseri umani, siamo pronti a gestire questa transizione in maniera assertiva e critica? O siamo già oggi troppo passivi?– commenta Annalisa Micone, Presidente dell’Associazione “La Frascheta” – L’intelligenza artificiale è quindi una sfida complessa, che richiede equilibrio tra innovazione, etica e sostenibilità. Di questo parleremo nell’incontro di venerdì che, come sempre, è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.”

La redazione

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