NOVI LIGURE: “ALLA CORTE DEL CAFFÈ”, UN RICODO DEI TEMPI DELLA PANDEMIA

Il 6 maggio del 2020 dopo tanti giorni, andammo a degustare un buon caffè fatto in un piccolo ma grazioso bar, “cult” di Novi Ligure…

Dalla nostra cineteca è emerso il video con relativo articolo che vedete in calce a questo pezzo e che girammo mercoledì 6 maggio 2020, quando da poco si poté iniziare con le dovute cautele e con orari stabiliti ad uscire di casa….

Dal 29 gennaio 2020 nel nostro Paese infatti era scattata un’ordinanza che potremmo definire di “confino ai domiciliari” per tutta la popolazione, con relativa chiusura dei locali pubblici, perché era scattato l’allarme per il contenimento della pandemia dovuta al Coronavirus.

Un allarme che cessò il 5 maggio del 2023, ma che lasciò nei nostri ricordi l’amaro in bocca per le polemiche che si svilupparono in quel controverso periodo durante il quale crebbero dure polemiche, che non solo divisero la nostra società ma che ricaddero anche all’interno delle famiglie stesse.

Dopo il primo periodo di forzato isolamento infatti, durante il quale sui vari poggioli e finestre apparvero manifesti rassicuranti del tipo “Ce la faremo” o addirittura partite a tennis sui terrazzi dei condomini, la gente, anche confusa dai vari messaggi degli infettivologi diventate star televisive, iniziò a domandarsi sulle vere origini di quella pandemia e se era credibile ciò che i mass media, con una scioccante unanimità, giornalmente ci propinavano.   

Infatti tra la gente iniziava a farsi largo l’impressione di una sorta di prova generale di “controllo di massa” sulla popolazione, ovvero di una prova generale della “militarizzazione del territorio”.

E molti intanto iniziavano a domandarsi il perché il potere politico dell’epoca, invece di attuare misure coercitive sulla libertà dei cittadini, non coglieva l’occasione di quel doloroso evento, usando le ingenti risorse economiche che furono messe a disposizione dei vari governi, per potenziare la rete ospedaliera nazionale, ripristinando i nosocomi da tempo chiusi e fatiscenti e di attivare sul territorio una capillare rete di “Case della Salute”, ovvero ambulatori pubblici ove ospitare anche gli studi dei medici di base, buoni a pandemia terminata.

E soprattutto molti iniziarono a chiedersi come mai l’allora Ministro della Salute, vista la mancanza di medici e infermieri costretti a turni massacranti non pensò di cancellare l’inconcepibile provvedimento legislativo che aveva portato al numero chiuso per le iscrizioni dei giovani alla Facoltà di medicina con il conseguente impoverimento dei quadri medici e infermieristici a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale.

Perplessità che sono rimaste nella memoria collettiva, anche di fronte agli sprechi che in quel periodo vennero fatti come ad esempio l’acquisto di mascherine tarlocche o dei famosi “banchi a rotelle” che ora giacciono inutilizzati in qualche dimenticato magazzino.

Per non parlare delle incertezze sui vaccini che le varie case farmaceutiche gettavano, anche in termini conflittuali tra loro, sul mercato e la coda delle varie morti sospette che in quegli anni e negli anni a seguire si verificarono.

Il filmato che girammo il 6 maggio dl 2020 e che è emerso dalla nostra cineteca, proprio in questo mese di maggio, ci ha riportati di colpo indietro di cinque anni fa, catapultandoci quasi in un’altra epoca!

Gian Battista Cassulo  

Ed ecco il filmato e l’articolo che pubblicammo il 6 maggio 2020, con l’aggiornamento ad oggi, sabato 24 maggio 2025    

NOVI LIGURE: ALLA CORTE DEL CAFFÈ

Con le precauzioni del caso le attività produttive e gli esercizi commerciali riaprono i battenti e la gente torna in giro per le strade, sia pure camminando con circospezione e tenendo le distanze. Oggi, mercoledì 6 maggio 2020, dopo tanti giorni, siamo andati a degustare un buon caffè fatto al bar e dove siamo andati se non “Alla corte del caffè” di Novi Ligure!!!!

Lì abbiamo incontrato Danilo e sua moglie che si sono attrezzati benissimo e riescono a soddisfare i loro clienti in modo impeccabile.

Gian Battista Cassulo

One Reply to “NOVI LIGURE: “ALLA CORTE DEL CAFFÈ”, UN RICODO DEI TEMPI DELLA PANDEMIA”

  1. Che enorme ammasso di qualunquismo! Che sia un record mondiale?
    Tra le altre cose, pensare che l’abolizione del numero chiuso a medicina potesse servire a contrastare un’epidemia in corso mi lascia perplesso, per usare un eufemismo.

    Di converso ricordo ancora la gioia che ho provato quando ho saputo che i vaccini a mRNA, ottenuti grazie a un incredibile tour de force scientifico, funzionavano.

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