“PICCOLI FUOCHI” DI VIVIANA MACCARINI

Sabato 24 maggio alle 17, 30 presso la libreria Ubik di Voghera Viviana Maccarini ha presentato il suo secondo romanzo “Piccoli Fuochi”

Per L’Inchiostro Fresco avevamo già recensito il romanzo d’esordio di Viviana Maccarini, “L’estate che ho dentro” e per l’occasione, nel 2021, l’avevamo intervistata

Sabato 24 maggio 2025, siamo stati presenti a Voghera (Pv) all’evento nel corso del quale l’autrice ha dialogato con Camilla De Riso ed ha affrontato numerosi temi legati al suo secondo libro, un romanzo “young adult” nuovamente ambientato nel periodo “complicato” e generativo dell’adolescenza. Tra i temi affrontati nel corso della presentazione quelli del bullismo, della violenza di genere, del “confine” che certe periferie urbane segnano tra due mondi vicini geograficamente, ma lontanissimi dal punto di vista umano e sociale (l’ambientazione di Piccoli Fuochi è ispirata al quartiere milanese di Quarto Oggiaro), ma anche quello dei meccanismi narrativi del romanzo contemporaneo (dal “romance” al “giallo) e i “dietro le quinte” del mondo dell’editoria e del cinema.

Il romanzo    

Viola è una ragazza di 15 anni che, dopo la bocciatura al liceo e la scomparsa del padre, prova a lenire la ferita che ha dentro cercando di cambiare vita, rinunciando al sogno di diventare una scrittrice e seguendo le orme della madre Raffaella, che ha studiato come estetista all’Istituto Professionale Santa Caterina e che oggi gestisce un’attività in proprio. Al Santa Caterina ci sono tre indirizzi: quello per estetiste, quello per parrucchieri (chiamato dalle ragazze del primo indirizzo “gli acc”) e quello dei panettieri (chiamati “i pan”).

Al Santa Caterina devi coltivare i tuoi sogni! Recita un cartello all’ingresso della scuola, ma il sogno di Viola era quello di diventare scrittrice. La ragazza entra per la prima volta nelle mura di questo istituto assieme alla madre, guidata da Rose, del corso di estetica, che conduce anche il lettore dentro il “mondo” del Santa Caterina nel quale si svolge il romanzo. La scuola è una zona periferica non precisata della pianura padana. Il mondo del Santa Caterina è molto diverso da quello del liceo, Viola oltre a Rose conosce Sharon, incinta a soli diciotto anni e pluri-ripetente, Valente Fernandez, che vive in una comunità, e incontro di nuovo Lorenzo, un ex compagno delle elementari segnato dalla perdita della sorella in un incidente stradale. Al corso di estetica ci sono anche alcune ragazze di origine asiatica, in apparenza silenziose e appartate.

Quando l’appassionata prof. di Comunicazione, Elisabetta Marchetti coinvolge Viola, Sharon, Rose, Valente e Lorenzo nel progetto “Dentro le Mura” per far conoscere all’esterno la voce delle scuole della città, i cinque studenti si trovano loro malgrado a scavare nei misteri nascosti dai corridoi del Santa Caterina. C’è un’area al piano superiore dei “pan” che è inaccessibile da anni, dove si dice che sia avvenuto un misterioso suicidio e una ragazza sia stata aggredita da un gruppo di “pan” il tutto una decina di anni prima. Come Piccoli Fuochi” desiderosi di aprire uno squarcio nel buio i ragazzi si mettono a indagare su quel misterioso passato con il quale forse è arrivata l’ora di fare i conti.

Dopo il suo intenso romanzo d’esordio L’estate che ho dentro” Viviana Maccarini con “Piccoli Fuochi” accompagna di nuovo i lettori in un viaggio nel periodo controverso e generativo dell’adolescenza.

L’ambientazione è molto diversa, dalle luminose atmosfere dei colli tortonesi a una periferia urbana non ben definita nella quale si intrecciano le emozioni e le sensazioni di adolescenti già segnati dalla vita e dalle sue difficoltà. In Piccoli Fuochi si trattano anche temi molto delicati come il bullismo e la violenza di genere, raccontati con grande sensibilità e senza mai cadere nel racconto didascalico. Per alcuni aspetti il romanzo di Viviana Maccarini ha alcune caratteristiche del “giallo” con Viola e gli altri impegnati nell’illuminare l’oscurità della tragedia accaduta dieci anni fa. Piccoli Fuochi racconta anche i sentimenti, le relazioni, gli amori che sbocciano tra questi ragazzi dalle vite difficili. Il racconto segue il ritmo delle stagioni e dell’anno scolastico, dall’estate alla primavera.

Tra i personaggi più interessanti, l’appassionata Professoressa Marchetti, che accende la “scintilla” che porterà Viola e gli altri ragazzi a illuminare i misteri che aleggiano sul Santa Caterina. La presenza di un’area “misteriosa” e inaccessibile dentro un istituto scolastico è un’esperienza che alcuni possono aver vissuto, soprattutto se la scuola è un istituto storico.

E Viviana Maccarini racconta molto bene come da adolescenti il mistero, l’incognito, il rischio possano attrarre in maniera particolare La scrittura di Viviana Maccarini, poetica, raffinata e appassionante, ancora una volta conduce chi legge dentro alla difficile età dell’adolescenza, nella quale più o meno tutti e tutte hanno un rapporto conflittuale con il proprio corpo, con gli altri ragazzi, con i genitori, con l’istituzione scolastica, a volte con l’identità personale. La luce dei suoi “piccoli fuochi” illumina la vita della sua Viola e dei giovani protagonisti di questo romanzo. “Non eravamo sbagliati, eravamo solo giovani” recita la citazione di copertina, che riassume in maniera efficace il messaggio e lo spirito del libro nel quale rivivono le luci e le ombre dell’adolescenza.

Note sull’autrice

Viviana Maccarini è nata a Voghera, di famiglia originaria della Val Curone (Volpedo), nel 1992 e vive a Milano. Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l’Università di Pavia ha conseguito un master in Sceneggiatura e ha iniziato a lavorare nel cinema e nell’editoria. Nel 2021 ha pubblicato con Rizzoli il suo primo romanzo, L’Estate che ho dentro.

                                      Andrea Macciò

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