Realizzato alla fine degli anni quaranta grazie alla volontà dell’allora Parroco Don Brema, oggi orna a nuova vita
Il 24 maggio 2025 rimarrà nella memoria dei cittadini di Masone, ma anche dell’intera Valle Stura, quale data storica della riapertura o meglio della rinascita del Teatro Opera Mons. Macciò.
La struttura, realizzata attorno alla fine degli anni quaranta grazie alla volontà dell’allora Parroco Don Brema e alla partecipazione e collaborazione della comunità masonese, rimase attiva per svariati decenni fino a quando, in tempi relativamente recenti, ne venne dichiarata da parte dei Vigili del Fuoco l’inagibilità per necessità di adeguamenti imposti da nuove normative in materia di sicurezza.
La storia della struttura frutto di tanti sacrifici ma che nel tempo era diventata fondamentale ed irrinunciabile per lo svolgimento delle attività organizzate dalla riconosciuta creatività degli abitanti di Masone, è stata così riscritta in questi giorni, proprio in occasione del venticinquesimo anniversario della fondazione dell’Associazione “Teatro-Cine Masone”.
La conclusione della sfida che i Masonesi hanno accettato e vinto ha visto, dopo non poche difficoltà e veramente l’impagabile impegno di molti volontari, la tanto attesa riapertura del Cinema Teatro simbolo del paese.
L’inaugurazione ufficiale è iniziata con i saluti e gli auguri di noti personaggi dello spettacolo, quali Claudio Bisio, Carla Signoris, Gene Gnocchi, Dario Ballantini, Massimo Dapporto e Maurizio Crozza.
Per l’occasione è stato organizzato uno show che ha intrattenuto i numerosi presenti per un paio d’ore con cabaret, musica e danza dal vivo, durante il quale si sono esibiti non soltanto artisti locali.
La cerimonia di riapertura ed il seguente programma sono stati condotti dall’autore e presentatore televisivo Maurizio Silvestri che ha inizialmente introdotto i Sindaci dei Comuni della vallata, il Parroco di Masone e la Consigliera Regionale Katia Piccardo, che si sono complimentati con la comunità masonese per essere caparbiamente riuscita a raggiungere un traguardo non certo facile come quello di portare a nuova vita il loro amato teatro.
La nostra redazione è concorde con chi è intervenuto all’evento circa l’importanza che una struttura, qual è il teatro di Masone, riveste oggi quanto ieri perché come ha detto Maurizio Crozza “Un teatro che riapre è sempre una buonissima notizia, perché nei tempi di burrasca è un salvagente di civiltà che galleggia in mezzo al mare”.
Al Teatro e Cinema Opera Mons. Macciò, all’Associazione Teatro-Cine Masone e agli amici di Multimedia No Profit i nostri più sinceri e migliori auguri per il rinnovato teatro.
Fausto Piombo