UNA RISPOSTA SULLA QUESTIONE DEI MIGRANTI TRATTENUTI IN ALBANIA

Gentilissimo Lettore, vorrei scusarmi per il ritardo con il quale rispondo, ma avevo ed ho altri articoli da preparare per la nostra edizione online de “l’inchiostro fresco”, primi tra i quali alcuni appuntamenti culturali in scadenza, nonché un resoconto su un evento, il Premio Ferrando, recentemente avvenuto all’enoteca di Ovada. Ma per venire a noi, certamente al costo di realizzazione del Centro di accoglienza a Gjader in Albania, occorre aggiungere le spese per il traghettamento dei migranti in attesa del riconoscimento del loro status in Albania che, tra i noti “avanti e indietro”, hanno inciso sui costi.

Questo però è avvenuto in omaggio al principio della divisione dei poteri sui quali la nostra Costituzione, come le altre moderne costituzioni democratiche, è basata.

Un Magistrato della sezione del Tribunale di Roma, la dott.ssa Luciana Sangiovanni, nell’ottobre del 2024 aveva infatti impugnato tali trasferimenti nel centro sito in Albania in base alla pronuncia del 4 ottobre 2024, emanata della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la quale sorveglia affinché negli Stati membri della UE venga interpretata e applicata la legislazione della Unione Europea stessa, in quanto non era ben definito l’elenco dei cosiddetti “paesi sicuri” da cui provenivano e provengono i migranti.

In base a quel provvedimento del Magistrato sopra citato, i migranti già ospitati nel centro albanese sono stati riportati in Italia, come appunto la Magistratura aveva ordinato.

Successivamente nel gennaio di quest’anno (2025) anche la Corte d’Appello di Roma ha disposto il rientro nel nostro Paese di tutti i profughi trattenuti in Albania in attesa delle decisioni della Corte di Giustizia Europea, alla quale si erano rivolti i Magistrati italiani che su tale questione avevano impugnato le decisioni del nostro Governo in carica.

La Corte di Giustizia Europea si è riunita il 25 febbraio 2025 per definire l’aspetto dei cosiddetti Paesi sicuri.

In base a quelle conclusioni, il 16 aprile del 2025 la Commissione Europea ha stilato un elenco dei Paesi di origine sicura che dovrebbe rientrare nel cosiddetto “Patto di Migrazione e Asilo”, già approvato dal Parlamento europeo il 10 aprile 2024, la cui entrata in vigore è prevista per il giugno del 2026.

Nel frattempo però, anche su sollecitazione del Governo italiano in merito al Centro in Albania, la Commissione europea, nel marzo del 2025 ha proposto un “Nuovo Sistema Europeo per i Rimpatri” che tiene conto di questa novità e che richiederà l’approvazione e l’adozione da parte delle altre istituzioni europee.

Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio approvare questa proposta.

Per concludere: come si vede da tale excursus, è in atto un contenzioso giuridico che, nell’ambito della divisione dei poteri, è tipico delle nostre democrazie basate sulla volontà generale (Rousseau) e che l’attuale governo in carica democraticamente sta rispettando, anche se presenta dei costi da sostenere.

Ma come si sul dire dura lex sed lex, e se un domani i Magistrati della Corte d’Appello di Roma dovessero vincere la loro causa, vorrà dire che il Centro in Albania verrà chiuso e i migranti verranno ospitati in un altro Centro che dovrà essere realizzato in qualche Comune del nostro paese.

Un cordialissimo saluto da Gian Battista Cassulo

Nota. Ad oggi la Commissione ha proposto l’istituzione di un primo elenco UE di Paesi di origine sicuri, che comprenda Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia.

Nota: La dott.ssa Luciana Sangiovanni nell’ottobre del 2022 è stata sollevata dal Consiglio Superiore della Magistratura (il C.S.M.) dalle funzioni di Presidente della diciottesima sezione del Tribunale di Roma, competente in materia di protezione internazionale. La sospensione è avvenuta in seguito a rivelazioni che la Sangiovanni avrebbe fatto al collega Luca Palamara, allora membro del CSM, in merito ad una questione riguardante Goffredo Ceglia, amico del Palamra stesso.

One Reply to “UNA RISPOSTA SULLA QUESTIONE DEI MIGRANTI TRATTENUTI IN ALBANIA”

  1. Esauriente risposta al lettore!
    E se la suprema corte decidesse
    La chiusura del centro in albania
    Come prima accoglienza ( rimpatrio)
    Bhe’ cosa volete che sia!? C’e’ li teniamo
    Qui in casa nostra e le si farà fare la stessa
    Fame che an patito in origine!
    Questa vi assicuro che non e’ accoglienza!
    E questo vi assicuro che non l’immigrazione regolare
    E se quando giro per le strade li vedo accampati sotto ponti di ferrovie o nelle metropolitane o nei
    Più squallidi posti che non sono una casa e una tenda
    Mi dispiace… questa è togliere ulteriore dignità al essere umano qualunque razza sia religione o colore della pelle!
    Antonello Giambrone!

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