QUINDICI ANNI DI ENOTECA REGIONALE DI OVADA E DEL MONFERRATO

È stata inoltre l’occasione per festeggiare i 15 anni dell’Enoteca regionale di Ovada, una storia collettiva che guarda al futuro

Quindici anni di lavoro, di idee condivise, di sfide vinte insieme. Quindici anni durante i quali l’Enoteca ha saputo valorizzare il patrimonio enogastronomico e culturale dell’Ovadese, trasformandosi in un punto di riferimento per il territorio e contribuendo a portare il nome di Ovada ben oltre i confini locali. Un lavoro riconosciuto anche a livello istituzionale, come testimoniano alcune tappe fondamentali come l’Anno del Dolcetto nel 2019 e il prestigioso titolo di Città Europea del Vino 2024, che ha permesso di portare la voce dell’Ovadese in diverse città d’Italia e d’Europa.

La serata celebrativa “Raccontiamo i 15 anni dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato”, tenutasi mercoledì 4 giugno 2025, è stata l’occasione per ripercorrere questa storia collettiva e per ringraziare coloro che, in tempi e modi diversi, hanno reso possibile questo percorso. A raccontare l’evoluzione dell’Enoteca, dalla sua ideazione alla fase più recente, si sono alternati alcuni protagonisti significativi: Guido Chiappone, Andrea Firpo, Paolo Lantero, Giacomo Pastorino, Silvia Ferrari, Vincenzo Robbiano e Franco Piana, testimoni delle diverse fasi di sviluppo e consolidamento dell’Associazione.

I vari interventi sono stati coordinati da Marco Lanza, che ha rivestito un ruolo determinate di direttore dell’Enoteca contribuendo alla sua crescita, e alla giornalista Genny Notarianni, sempre vicina alle attività e alle iniziative dell’Associazione.

Due i momenti particolarmente toccanti che hanno segnato la serata. Il primo è stato la consegna del Premio Stefano Ferrando, riconoscimento alla memoria del sommelier, delegato AIS provinciale e vicepresidente dell’Enoteca dal 2015 al 2018. La targa commemorativa è stata consegnata da Mauro Carosso, presidente regionale AIS, e dalla moglie di Ferrando, Luciana Giacchero, alla giornalista Rai vicecaporedattore Tgr Piemonte Brunella Mascarino, che con Ferrando ha realizzato rubriche e servizi televisivi per Tg Itinerante, contribuendo a raccontare il vino piemontese con passione e competenza. Carosso e Mascarino hanno ricordato il profondo legame umano e professionale con Ferrando, sottolineando la sua sensibilità e dedizione.

Il secondo momento di grande emozione è stato il ricordo di Andrea Oddone, ex sindaco di Ovada e figura chiave nella nascita dell’Enoteca. Il sindaco Gian Franco Comaschi, insieme alla giunta comunale, ha consegnato alla vedova, Marisa Delfino, una targa commemorativa per i 10 anni dalla scomparsa, ricordando il ruolo determinante che Oddone ebbe nella creazione di uno strumento di promozione e comunicazione condiviso da tutto il territorio.

A rendere ancora più sentito l’omaggio, l’Assessore Sabrina Caneva ha voluto ricordare con profonda emozione la figura di Oddone, sottolineandone la visione e la capacità di unire il territorio.

A chiusura del momento, il sindaco Gian Franco Comaschi ha dichiarato: “Abbiamo voluto ricordare i 10 anni dalla scomparsa di Andrea Oddone, che in passato ha avuto un ruolo fondamentale e decisivo affinché l’Ovadese si dotasse di uno strumento di promozione e comunicazione che coinvolgesse, non solo Ovada, ma tutto il territorio ovadese”.

A chiusura della serata, dopo un momento conviviale con vini e prodotti locali, a tutti gli intervenuti è stata consegnata la bottiglia istituzionale per i 15 anni. La consegna da parte dei componenti del CdA presenti, Franco Paravidino, Tiziana Zago, Federico Robbiano, Stefania Olivieri, Renzo Cavanna ed Emilio Nervi.

È stata una serata coinvolgente, che ha sancito l’importanza dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato come punto di riferimento per tutto l’Ovadese. Questo ci dà sempre più entusiasmo per il futuro e per i nuovi obiettivi che ci prefiggiamo”, ha concluso il presidente Mario Arosio.

Un grazie sentito a tutti gli amici dell’Enoteca che ci accompagnano ogni giorno.

In questa serata fatta di memoria e futuro, non poteva mancare il brindisi con un calice di Ovada DOCG, la nostra eccellenza vitivinicola che ci rappresenta e ci unisce.

Davide Pietro Boretti

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