ALLA RICERCA DELL’ESSENZA. INTERVISTA ALL’ARTISTA LUCIA POGGIO

La arte poetica di Lucia Poggio è caratterizzata da un anelito mistico e dalla ricerca dell’interiorità e dell’essenza, la sua pittura è ispirata al simbolismo e la sua ricerca partita dal figurativo è approdata negli ultimi anni all’astratto per cercare una dimensione più intima della realtà. Andrea Macciò l’ha intervistata presso la Biblioteca Allegri di Serravalle Scrivia per conoscere meglio il suo approccio all’arte, alla poesia e alla pittura.

METAFORA E SIMBOLISMO: ECCO COSA CI HA DETTO QUESTA POLIEDRICA ARTISTA SERRAVALLESE

Puoi presentarti e raccontarci come ti sei avvicinata all’arte, alla poesia e alla pittura?

Mi chiamo Lucia Poggio, sono nata a Serravalle Scrivia dove abito tuttora, e da molto tempo mi dedico alla pittura e alla poesia. Il primo quadro l’ho dipinto a 16 anni. Ho partecipato a numerose mostre, ricevendo anche premi e riconoscimenti. Sono autodidatta, scrivo con una certa spontaneità e forza di penetrazione. Mi piace usare la metafora e il simbolismo, e accostare nelle mie opere immagini intime di interiorità religiosa. Cerco di analizzare nella mia arte i mille perché della vita, enfatizzo le emozioni, adoro la grandezza della natura e l’immensità dell’infinito. Mi affascinano tutte le cose che vanno oltre lo spazio e creano un movimento mentale. Aggiungo che mi piace molto questo luogo che abbiamo scelto per l’intervista, la Biblioteca Allegri di Serravalle Scrivia, un luogo ricco di eventi e con un bellissimo parco.

A maggio hai partecipato a una mostra bi-personale presso il Circolo Villa Caffarena di Serravalle Scrivia. Come hai scelto le opere che hai presentato per l’occasione?

In occasione di Fantasie al femminile ho presentato opere figurative, in particolare la serie dei cavalli, l’animale che adoro per eccellenza, e opere astratte, dove ho cercato di accostare poesia e pittura. In mostra ho portato un’opera ispirata alla poesia “La morte non esiste” io sono credente e penso che ci sia un “oltre” e in questo scritto parlo dei miei ricordi interiori. Niente li può cancellare. Nel quadro ho inserito delle fotografie di mia mamma, ricordi della mia infanzia e dell’età adulta. Ci sono i momenti belli trascorsi con mia madre, che mi ha dato l’input a iniziare a dipingere: il primo quadro l’ho dipinto con lei a 16 anni. Ho proseguito poi a dipingere ispirata dai momenti, dagli stati d’animo, dalle situazioni che mi presentava la vita.

Di recente mi sto orientando sull’astratto, uscire dal figurativo significa dare un’interpretazione più intima della realtà, e in futuro mi piacerebbe sperimentare la pittura su formati più grandi.

Quali tecniche usi di preferenza per i tuoi dipinti?

Ho iniziato con la pittura ad olio, poi si è rivelata problematica per i lunghi tempi di asciugatura e mi sono dedicata all’acrilico, che è più veloce e immediato. Mi trovo molto bene con questa tecnica.

Una delle serie più interessanti della mostra è stata quella dei “cuori”. Da che cosa sono stati ispirati?

I cuori sono stati ispirati da un periodo roseo della vita sentimentale, vogliono rappresentate l’amore in tutte le sue forme, non solo l’amore tra uomo e donna, ma anche l’amore per gli animali e per la natura: un concetto universale di amore.

C’è qualche autore contemporaneo o del passato che ha maggiormente influenzato la tua arte poetica e pittorica di oggi?

Riguardo alla pittura, mi interessa il simbolismo in generale, per il suo rapporto con l’esoterismo che mi interessa molto. In campo letterario, cerco di ispirarmi al grande poeta Eugenio Montale, mi piace la sua forma ermetica ed essenziale.

Hai detto che per le tue opere ti ispiri a “immagini intime di interiorità religiosa” Che cosa intendi di preciso?

Alcune delle mie poesie come “Essenza si ispirano al pensiero agostiniano: mi piace la ricerca profonda dell’essenza.

Quali altre esperienze espositive hai avuto oltre a queste molto recenti?

Ho esposto diverse volte a Novi Ligure alla Galleria d’Arte Spazio 55, a Gavi quando esisteva ancora Spazio Arte un luogo molto significativo, da molto tempo espongo nelle collettive con l’associazione Amici dell’Artedi Serravalle Scrivia, la mia vita pittorica è stata intensa, ma la forma d’arte che mi affascina più di tutte è la poesia. La sento come una parte della mia interiorità. Con la pittura è più difficile esprimere concetti che con la parola, e per questo nella mostra “Fantasie al femminile” ho cercato di accostare le due forme d’arte, con una mia amica che si è occupata delle letture poetiche.

Attualmente stai partecipando a qualche mostra collettiva?

Si, aLiberArte” a Novi Ligure. È una bella iniziativa, una collettiva presso il chiostro della Biblioteca di Novi Ligure. Partecipo con due lavori figurativi, Libertà che rappresenta un cavallo da solo, opera nella quale ho voluto esprimere un senso di dinamicità, e La danzache rappresenta un gruppo di cavalli, ispirata a una mia poesia con lo stesso titolo.

Quali temi tratti nella tua raccolta “Poesie di luce ed ombra”?

Tra le poesie Essenza è la mia preferita, perché si richiama alla ricerca dell’infinito, nella mostra l’avevo accostata a un’opera pittorica astratta. Nelle poesie tratto temi più introspettivi e altri più leggeri e ameni, come la primavera, i fiori, la bellezza della natura e del bosco, per bilanciare questo anelito all’introspezione. In alcune parlo dell’Amore, in altre del Cosmo, dell’Oriente, della nascita del Sole, delle tematiche interiori e del mondo incorporeo che mi avvince. Ho intitolato questa raccolta “Poesie di luce e ombra” per trasmettere il senso del dualismo tra questi due principi e della ciclicità della natura.

Oltre a questa hai altre pubblicazioni al tuo attivo?

Si, ho altre pubblicazioni, sono lavori autoprodotti che amo regalare agli amici, non mi piace vendere la poesia. Una delle raccolte era incentrata sul tema del misticismo, al quale mi ero riavvicinata dopo un periodo di allontanamento.

Hai progetti espositivi per il prossimo futuro?

Per ora non ho mostre in programma a breve termine, ma ho alcune idee in testa che sto elaborando.

                                               Andrea Macciò

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *