TECNICI E POLITICI ALLA DIGA DELLA LAVAGNINA

Terminati con oltre un mese di anticipo i lavori più impattanti a monte

Dall’Ufficio stampa di Iren riceviamo e pubblichiamo un breve stralcio sui lavori in atto alla Diga della lavagnina

Si è svolto presso il cantiere di IRETI alla Diga Lavagnina, il sopralluogo congiunto fra i referenti di Iren e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali e dei Comitati spontanei, per fare il punto sullo stato dell’avanzamento lavori sottesi, come è noto, al miglioramento della sicurezza idraulica della diga a mezzo di opere di manutenzione straordinaria dello scarico di fondo e ripristino del paramento di monte.

Erano presenti insieme all’amministratore delegato di IRETI, Fabio Giuseppini, l’assessore della Regione Piemonte alla Logistica e Infrastrutture strategiche ed Enti Locali, Enrico Bussalino, il presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi, alcuni sindaci della zona tra cui il sindaco di Casaleggio Boiro, Alberto Caminati, il sindaco di Bosio, Franco Merlo, il sindaco di Lerma Bruno Alloisio, la consigliera regionale Silvia Raiteri, il presidente e il vice presidente del Comitato in difesa del Gorzente e Piota, Enzo Travaglia e Davide Castellaro.

L’attività nel cantiere è ripartita nei primi giorni di maggio con una copertura lavorativa di 7 giorni su 7 (incluse le festività), consentendo, di traguardare le attività previste nel cronoprogramma con oltre un mese di anticipo rispetto a quanto prospettato.

Dalla ripresa dei lavori è stata mantenuta invariata la procedura di campionamento delle acque del torrente a valle diga già attuata nel 2024 (punto di prelievo immediatamente a valle della centrale): le concentrazioni di solidi sospesi e mercurio sono rimaste nei limiti e nei contenuti prescritti dalla Valutazione di Incidenza (VIncA).

Le principali attività previste a valle diga riguarderanno:  l’implementazione della cantierizzazione, lo smontaggio delle opere meccaniche nella camera valvole e la parziale demolizione interna dello stesso manufatto e le opere civili e impiantistiche della nuova cabina di valle, connesse al funzionamento delle condotte di scarico in acciaio inox che dovranno essere inserite da valle verso monte, all’interno delle tubazioni esistenti.

Successivamente, verrà completata l’installazione degli organi idraulici ancora mancanti nel locale valvole a centro diga e alcune opere di carpenteria metallica, oltre all’installazione dei quadri elettrici e all’esecuzione dei cablaggi (nei vari locali tecnici interni alla diga).

Esternamente, al piede diga saranno completate le opere mancanti in alveo, quali scogliere e corazzamenti in massi cementati. A monte diga, invece, sarà in programma il completamento del rivestimento impermeabilizzante del paramento con la stesura del trattamento protettivo finale (eseguibile con lago parzialmente invasato).

La Redazione

le foto riprodotte nel seguente articolo giungono in redazione dall’Ufficio stampa di Iren

One Reply to “TECNICI E POLITICI ALLA DIGA DELLA LAVAGNINA”

  1. Però anche quest’anno come l’anno scorso non si può fare il bagno nel Piota perché, anche se ora l’acqua sembra pulita, il fondo è ancora melmoso. Forse si poteva fare più attenzione a non rovinare il torrente, ma ormai ognuno fa quello che vuole e nessuno interviene.

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