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NON CAPIVOparole reali che la storia nasconde

Con gli studenti del Liceo “Amaldi”, di Novi Ligure, Romano Bosich ha discusso sull’esodo degli istriani da Pola

Oggi, martedì 28 febbraio 2023, Romano Bosich, originario di Pola ma novese di adozione ed ora residente in Sicilia, ha presentato a Novi Ligure (Al) difronte alla platea degli studenti del Liceo “Amaldi” il suo libro “Non capivo” edito da Luglio Editore di Trieste. A questa presentazione – avvenuta per inciso a ridosso di uno spettacolo scritto da Romano Bosich andato in scena al teatro Vittorio Emanuele di Messina – seguiranno altre presentazioni a Treviso il prossimo 5 marzo e il 6 marzo a Padova. L’8 marzo Romano Bosich sarà nuovamente a Novi per organizzare un’altra presentazione con l’ausilio di Beppe Bisio e della quale sarà nostra cura darvi notizia.

Personalmente ho avuto modo di conoscere Romano Bosich si dai tempi della nostra prima gioventù a Novi Ligure e di lui mi ha sempre colpito il suo impegno nella società civile e nel mondo dello sport, tanto che, anche se eravamo quasi coetanei (io ho cinque anni più di lui), l’ho sempre considerato con quel rispetto che lo si deve agli adulti.

Oggi Romano Bosich vive in Sicilia e io in Valle d’Aosta a Cheverel e praticamente siamo agli antipodi della nostra bella Italia ma, forse ancor più rafforzato dalla distanza, conservo veramente un bel ricordo di Romano e nel risentirlo a così tanta distanza di anni nella veste di scrittore, e scrittore di grido, mi fa veramente piacere e con piacere ve lo presento, assieme alla sua opera “Non capivo”, su queste pagine.

Gian Battista Cassulo

LA RECENSIONE DEL LIBRO

Racconto scomposto, durante la quale si “ascol­ta” la storia di un periodo, storico e doloroso, da due per­sone che hanno vissuto quei momenti. Il testo si presta per essere letto, anche da ragazzi in età scolastica, dall’inizio alla fine oppure, in alcune pagine, si incontrano dei “segnali” che portano ad ampliare alcune conoscenze del pe­riodo interessato. Questo tipo di lettura crea una presa di coscienza su quanto accaduto, vi­sto con gli occhi di chi era presente, all’interno degli eventi storici in svol­gimento, durante e dopo il traumati­co passaggio dell’Istria dalla sovranità italiana a quella jugoslava. Segue l’ab­bandono avvenuto verso la patria, Ita­lia, con la “morte” del passato di chi ha dovuto inventarsi una nuova vita. Questa lettura diventerà un nuovo modo di partecipare alle realtà della storia accompagnando chi l’ha vissuta e non leggendo testi di chi non c’era.

LUGLIO Editore – Trieste

PAGINE DI STORIA PRIVATA NELLA MACROSTORIA

NON CAPIVO“: il libro dell’esule da Pola, Romano Bosich, è un contributo al ripristino dalla memoria

  

Con questo titolo l’autore  si inserisce nel filone noto come “letteratura dell’esodo” aperto da Fulvio Tomizza e solcato da Nelida Milani Kruljac, Ester Barlessi e Anna Maria Mori. Quelli del treno che abbandona Pola, della vita nel campo profughi e del ritorno con “conversione” nella sua città natale (quasi una rivelazione sulla strada per Damasco) sono i passi più intensi del libro. L’imprinting dell’Istria, plasmato nell’infanzia ma rimosso per decenni, si ripropone in tutta la sua prorompenza nell’età matura

VENTIQUATTRO

Fonte: “ISTRA 24” del 11 Gennaio 2023

Ed ecco un tratto dalla prefazione di Romano Sauro (nipote dell’eroe nazionale NAZARIO SAURO)

,,,,,, Un libro scritto a più mani ma che, con le storie dei due fratelli diverse solo per cronologia, ma che ben si integrano nel racconto, confluiscono verso un comune fattore che e quello della ricostruzione di una storia famigliare iniziando dai ricordi giovanili, dai racconti dei genitori, dall’indagare diligente nelle carte e nella storia del passato, dal rovistare in soffitta alla ricerca di qualche lettera, di qualche vecchia e sbiadita fotografia. Per ricostruire la storia della loro famiglia e, indirettamente, dell’Istria e di Pola. Romano ripercorre cosi il lungo cammino della sua storia personale, di quella di suo fratello Renato, più grande di lui, della sua famiglia e del popolo istriano, al quale sente di appartenere intimamente.

Romano Sauro

Chi è Romano Bosich

Romano Bosich na­sce in Istria, a Pola, nel 1950 durante il periodo jugoslavo. Nel 1956 arriva in Italia. Per lavoro sog­giorna in vari paesi esteri. Attualmente vive in Sicilia. Ex Project Manager, ri­torna al primo amore di regie teatrali. L’ultima regia “La verità oltre la storia”, uno spettacolo scritto e sceneggiato riguardan­te l’esodo degli Istriani è stato presentato al teatro Vittorio Emanuele di Messina a febbraio 2020. Attualmente interrotto cau­sa Covid, riprenderà il suo cammino in teatri interessati.

Per contattare l’autore: romanobosich@tiscali.it

Sullo stesso argomento vedere altro nostro articolo:

Foibe, una ferita ancora aperta (“l’inchiostro fresco” 11 febbraio 2023)

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