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I piccoli paesi sono una grande risorsa per il Paese

Da San Pietro di Urbe riceviamo e pubblichiamo, sia pure con molto ritardo dovuto ai recenti fatti alluvionali, questa lettera che è giunta al nostro Direttore responsabile, Marta Calcagno, in merito all’isolamento di cui soffre questa località, così come lo è anche per tante altre realtà dell’entroterra ligure e dell’Appennino piemontese

Gent.ma Prof.ssa Marta Calcagno

Direttore responsabile de “l’inchiostro fresco

Il mio paese è San Pietro e appartiene al Comune di Urbe che come già saprà è formato da cinque frazioni: Acquabianca, Martina, Vara Superiore, Vara inferiore e appunto San Pietro.

Tutto il comprensorio è sempre stato meta di villeggiatura e ultimamente tanti, che come me passavano l’estate a Urbe, hanno preso la decisione di viverci tutto l’anno.

Questo ha fatto sì che la zona si ripopolasse un pochino e devo dire che non mi sono mai pentita della scelta fatta.

Tutti vorremmo, compreso il Sindaco, che questi paesi riprendessero vita e che i giovani non scappassero in città.

Il problema è che a poco a poco ci stanno togliendo tutti i servizi, dando per scontato che tanto con la macchina in quindici minuti raggiungi Rossiglione o il Sassello

Hanno cominciato col togliere la Guardia medica. Se hai bisogno ti cura per telefono. Il distributore di benzina che il Sindaco aspetta da un sacco di tempo che Roma mandi i soldi stanziati e accordati per poterlo ripristinare e che per merito della burocrazia italiana non ancora arrivati; ora, ciliegina sulla torta, ci tolgono la filiale della Carige lasciando solo quella del Sassello.

Tantissime persone, me compresa, non guidano e siamo sole, quindi spostarci da Urbe per andare in banca ci è impossibile, a meno che non si paghi 30 euro a un signore che ci porta ci aspetta e riporta a Urbe.

Dirà prenda la corriera. Sì, peccato però che per andare al Sassello c’è alle 9 del mattino, e va benissimo, ma per tornare indietro c’è alle tre del pomeriggio!!!!

Abbiamo cercato in tutti i modi di parlamentare, ma niente da fare: la banca chiude!!!!!

Capisce che togliendo i principali servizi le persone non sono incentivate a restare. ora mi scusi se ho scritto di getto senza curare la punteggiatura. ma spero di aver reso l’idea del disagio che viviamo.

Bisognerebbe cercare di far rivivere i paesi e no affondarli. credo che se lei ha bisogno di più informazioni al riguardo il nostro sindaco Fabrizio Antoci penso sarà contento di parlare con lei.

La ringrazio infinitamente se potrà trattare l’argomento per il bene della comunità urbasca e vicinanze.

Le auguro buon lavoro e mi scuso ancora per aver scritto di getto senza curare la forma.

Una persona innamorata di Urbe

NELLA FOTO SOPRA IL PALAZZO MUNICIPALE DI URBE — SOTTO UN MOMENTO DI AGGREGAZIONE SOCIALI: LA CASTAGNATA DI URBE EDIZIONE 2010

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