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GLI AFORISMI DEL NOVESE ROBERTO RIZZO

Un libro tra letteratura e linguaggio quotidiano

È uscito nelle librerie e sui portali online l’ultimo libro del novese Roberto Rizzo, La vita in un istante, pubblicato dalle Edizioni Joker nella collana “Athanor” diretta da Sandro Montalto

Lautore, un nome conosciuto in città per la sua intensa attività lavorativa, tanto da essere nominato Commendatore e Cavaliere della Repubblica Italiana, è da sempre un appassionato di poesia, filosofia e letteratura in generale. La sua prima pubblicazione, frutto anche dell’amicizia con Eugenio Montale, da Rizzo considerato un maestro, fu nel 1971 la raccolta di poesia Si torna al buio, con la casa editrice di Bino Rebellato.

Parallelamente al lavoro, ha sempre continuato a scrivere mantenendo tantissimo materiale “nel cassetto”. Poi, negli ultimi anni, libero da impegni lavorativi, insieme a sua moglie Katerina, ha creato un blog (www.rizzoroberto.com) dove lascia liberi i temi e i generi che caratterizzano tutta la sua opera: poesie d’amore e non solo, aforismi, pensieri, sensazioni, i suoi interrogativi sull’Universo e sullo spazio-tempo in rapporto con l’uomo.

Ha scritto anche diversi romanzi, e per ultimo un libro di aforismi. Ma che cosa è un aforisma? Lo si potrebbe definire una massima, una sentenza che in una o più righe riassume e racchiude il risultato di considerazioni, osservazioni, esperienze condensando un principio specifico, per lo più di tipo filosofico o morale. Un libro di aforismi è un libro che accompagna sempre, che si tiene sul comodino per leggerne ogni giorno alcuni pensieri che invitano a riflettere. Non è pensato per essere letto tutto di seguito, perché proprio la sua natura è quella di far sostare e assaporare i brevi testi uno per uno.

Sono molti i temi che l’autore, come ogni buon aforista, affronta in questa raccolta.

Ne La vita in un istante l’ispirazione di Roberto Rizzo è varia: dalla letteratura attinge con eclettismo tanto che si sentono echi sia dei moralisti francesi sia di autori novecenteschi ben diversi fra loro come Canetti o Cioran, ma attinge anche dal linguaggio quotidiano, quello dei giornali, della televisione e delle chiacchiere, che è il tessuto connettivo delle idee di oggi, la rete attraverso la quale tentano di farsi strada istanze fondamentali.

Anche scavando fra le idee e le parole, quindi, l’autore conferma la necessità di indagare realtà opposte o apparentemente molto lontane fra loro, cercando il punto di coincidenza e sapendo che proprio lì si può trovare la chiave per mettere a fuoco l’istante in cui esistiamo.

Gennaro Fusco

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