I MORTI DEL VAJONT

Una nostra lettrice, Alessia Bonsai, Ci ricorda una tragedia che sembra caduta nel dimenticatoio

Il 9 ottobre del 1963 nel Veneto una gran massa di pietre, terra e alberi si staccò dal monte Toc che sovrastava l’invaso della diga del Vajont e si verificò un enorme Tsunami che, scavalcando la diga stessa, portò morte e distruzione nella sottostante vallata coprendo interi paesi come Longarone e provocando la morte di 1.917 vittime delle quali 487 erano ragazzi e bambini.

Nel 1963 era in pratica successo quello che, fortunatamente in termini più contenuti ma egualmente luttuosi (111 morti e dispersi) era accaduto il 13 agosto del 1935 con la Diga di Molare, che rovesciò nella Valle dell’Orba una massa fangosa stimata in 30 milioni di metri cubi.

Oggi nessun giornale ne ha parlato e nemmeno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattrella, che però si è ricordato delle vittime cadute sotto i colpi dei mitra palestinesi nella Sinagoga di Roma.

Noi, nel nostro piccolo, vogliamo invece ricordare tutte le vittime sia quelle degli attentati sia quelle dei grandi disastri che hanno segnato la sorte delle nostre genti.

Gian Battista Cassulo

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