Alessandria: un comportamento folle ai tempi del coronavirus

Dalla Questura di Alessandria riceviamo e molto ben volentieri pubblichiamo:

Il giorno 9 marzo u.s., personale della Squadra Volanti della Questura di Alessandria, su segnalazione di cittadini allarmati, procedeva, al termine degli accertamenti esperiti, alla denuncia in stato di libertà di C. A. S. quarantenne di  Alessandria, ivi residente, resosi responsabile dei reati di procurato allarme presso l’Autorità, getto pericoloso di cose ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.-

Alle ore 17:30 circa, le pattuglie della Squadra Volanti venivano inviate dalla locale Sala Operativa in questa Piazza Marconi dove era stata segnalata una persona che con indosso  una maschera antigas, una tuta del tipo “anticontaminazione” coperta da un impermeabile di colore rosso,  mediante l’utilizzo di un innaffiatoio da giardinaggio, spruzzava del liquido maleodorante verso i passanti.

Gli equipaggi delle Volanti, giunti celermente sul luogo indicato, individuavano  il soggetto corrispondente alla descrizione fornita, che  molestava e spaventava i passanti spruzzando in loro direzione una soluzione a base di candeggina ed un dispositivo medico utilizzato per la disinfezione delle superfici, da lui stesso composta, mentre proferiva frasi del tipo “Voi siete Infette” .

A giustificazione del proprio comportamento C.A.S.  riferiva al personale operante che costituiva una misura, a suo dire, idonea a proteggerlo dall’emergenza epidemiologica in atto.

Alla luce di quanto accertato, C.A.S. veniva accompagnato presso gli uffici della Questura di Alessandria e deferito all’A.G. per i reati di cui agli artt. 358 (Procurato allarme presso l’Autorità), 674 (Getto pericoloso di cose) e 650 (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità) del Codice Penale, tale ultima norma applicata in ossequio al recente D.P.C.M. 8 marzo 2020, non potendo giustificare la sua presenza in strada con  motivi di lavoro e/o di indifferibile necessità.

La Questura di Alessandria

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