2019 – STESSA ALLUVIONE: DUE PESI, DUE MISURE

Leggiamo su “Il Secolo XIX” del 10 marzo 2021, in un articolo a firma di Giampiero Carbone, che entro giugno, da voci raccolte in Provincia, inizieranno i lavori per ricostruire il ponte sull’Albedosa e ripristinare così nella sua ordinarietà la viabilità sulla strada provinciale 155 tra Novi e Ovada, e che per tale opera sono stati stanziati 1,3 milioni di euro. Speriamo che quanto prima tali lavori vengano avviati perché il guado provvisorio oggi ci costa, sempre come si legge in un altro articolo de “Il Secolo XIX” e in altri nostri precedenti servizi, la bellezza di 500 euro al giorno di noleggio!!! Una montagna di soldi dunque per la strada provinciale 155 “Novi – Ovada” e allora perché per la provinciale del Turchino tra Ovada e Rossiglione, manco un centesimo? A Gnocchetto forse vi abitano i figli di un dio minore? Ce lo chiediamo un po’ tutti ma proprio non sapremmo quale risposta dare, a meno di pensare, ad essere cattivi, che la Valle Stura per la Provincia di Alessandria e per gli ovadesi non conti proprio nulla! Ma non vogliamo giungere a pensare a tanto e allora non ci resta che girare la domanda agli attori politici più in vista della nostra zona (qui nelle sottostanti foto) – sia a livello locale come a livello parlamentare – per chiedere lumi. E a loro giriamo anche il sottostante appello che ci è giunto oggi in redazione dal “Coordinamento iniziative frazione Gnocchetto”, con la speranza che venga tenuto nella debita considerazione. E noi come al solito siamo sempre qui, pronti al confronto e a dare voce a tutte le istanze.
La redazione

COMUNICATO – DAL NOVEMBRE DEL 2019 LA FRANA DEL GNOCCHETTO È SEMPRE LÌ, IMMOBILE COME UNA STATUA, A BLOCCARE LA VITA NORMALE DI MIGLIAIA DI PERSONE

Come ben sapete, da sedici mesi, una frana causa enormi disagi a migliaia di persone. È bene ricordarlo perché la suddetta frana è sempre lì, in attesa di adeguati interventi. Aspetta da novembre del 2019 e non si vede ancora alcuna azione concreta per la sua sistemazione. Da dicembre, la strada provinciale del Turchino è chiusa, in località Gnocchetto nel comune di Ovada.

Attendiamo da lungo tempo il passaggio di questa disgraziatissima strada dalla gestione della Provincia di Alessandria all’ANAS. Pare che sia fissato per la metà di aprile. Pare, perché la data è stata modificata più volte, e non si può escludere un nuovo slittamento.

Questa è la storia del “pare“, perché fin dall’inizio non c’è stata la minima certezza e tutto è stato gestito in maniera approssimativa. Anzi, possiamo dire che questo problema non è stato minimamente gestito.

Il mese scorso, è stato comunicato che il Ministero, delle Infrastrutture ha finanziato l’intervento per la sistemazione della frana, con uno stanziamento di 650 mila euro derivanti da un riparto dei fondi di Protezione Civile per gli eventi alluvionali del 2019.

A questo punto, viene da chiedersi se sarà vero, perché di favole ne hanno già raccontate troppe. Abbiamo sentito una ministra che annunciava, già a giugno, la possibilità di un intervento dell’ANAS. Abbiamo letto, a dicembre, interviste rassicuranti del presidente dell’ANAS che facevano sperare in positive novità. Ed invece non è accaduto nulla.

Ancora una volta viene da chiedersi se i fondi reperiti impiegheranno tanto tempo ad arrivare; se ci sarà una lunga fase di progettazione; se dovremo attendere le procedure per affidare i lavori; se passeranno mesi e mesi, continuando con questa snervante e nauseante immobile lentezza.

Dicono che, alla fine, con una spesa enorme, verrà attuato un “intervento tampone” che consentirà l’apertura della strada con senso unico alternato regolato da semaforo. Dicono, ma sarà vero?

Di fronte a tanti dubbi, emerge un’unica verità: siamo di fronte ad un fallimento dello Stato che ha abbandonato Gnocchetto, Ovada, l’Ovadese, la Valle Stura, i pendolari, gli studenti e migliaia di esseri umani che devono spostarsi tra Piemonte e Liguria. Per non parlare dei tempi inaccettabili che caratterizzano il passaggio della strada tra due enti che fanno riferimento allo Stato.

Eppure se diciamo tutto ciò, c’è il rischio che qualcuno si offenda.

  • Non bisogna dire che questa vicenda rappresenta una vergogna, un’offesa indelebile per tutti i cittadini che continuano a pagare le tasse.
  • Non bisogna dire che essi sono stati privati del diritto di circolare liberamente sul territorio nazionale.
  • Non bisogna dire che ci aspettavamo di più dagli enti locali. Non bisogna dire che, in qualsiasi parte del mondo, una frana di questo tipo sarebbe già stata sistemata.
  • Non bisogna nemmeno dire che la chiusura della 456 del Turchino potrebbe causare tremendi problemi in caso di gravi emergenze.
  • Non bisogna affermare che l’Ovadese e la Valle Stura appaiono come aree irrilevanti anche nei confronti dei nostri numerosi parlamentari poco attenti a vicende di questo tipo.

A questo punto, cosa resta da fare? Forse dobbiamo solamente attendere con fiducia l’arrivo dell’ANAS? Forse dobbiamo ringraziare e salutare con fiducia la Provincia di Alessandria ed i suoi responsabili politici e tecnici?

Se siamo arrivati a questi punti, è solamente colpa dei nostri politici e governanti di destra e di sinistra. Grazie anche a loro.

D’altra parte, ci sono cittadini italiani terremotati che, da anni, attendono una decente sistemazione e nessuno dei nostri politici prova vergogna! Figuratevi a chi può interessare una “franetta” situata in una “frazioncina” ubicata in una provincia dimenticata. In fondo, la 456 del Turchino è solamente una strada provinciale ex statale, da tempo priva di manutenzione nel “tratto piemontese“, ormai declassata al livello di una strada consortile.

Se poi vogliamo essere sinceri, il problema non sono i disagi per i cittadini, ma è accaduto un fatto gravissimo e tremendissimo, una vera e propria sciagura: la Milano-Sanremo non passerà per Ovada, strappiamoci le vesti per lo scandalo!

Anche il sindaco di Ovada ha protestato con forza. Con tutto rispetto per il sindaco, la corsa ed i suoi appassionati, certe dichiarazioni risultano offensive per migliaia di persone che sopportano i disagi causati dalla mancata risoluzione della questione “frana di Gnocchetto“. Qualcuno giustamente dice che il sindaco avrebbe fatto meglio a coinvolgere i suoi colleghi dell’Ovadese e della Valle Stura, venendo qui, insieme a loro, con la fascia tricolore, per manifestare pacificamente lo sdegno per questa vicenda. 

Concludiamo con una precisazione: in data 28 febbraio, un settimanale locale ha pubblicato un nostro comunicato con il titolo “Intervento tampone per riaprire la Provinciale del Turchino“.

Pare (perché siamo sempre nell’epoca del “pare“) che la dot.ssa Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione (Ge), abbia espresso un certo stupore nei confronti di tale comunicato e “pare” che abbia anche cercato informazioni per sapere chi lo abbia scritto. Chiaramente “pare” e quindi ciò potrebbe anche non essere vero. Però, se così fosse, facciamo presente che quel comunicato è stato redatto da chi molte volte ha scritto alla dottoressa Piccardo senza ricevere risposte, quindi da qualcuno che esiste, vive e respira, non si nasconde e francamente ne ha le scatole piene di questa situazione.

Pare, ma forse ci sbagliamo, che i sindaci invece di offendersi, avrebbero fatto meglio a protestare con maggiore forza e maggiore coesione, coinvolgendo tutti gli abitanti dei loro comuni. Per loro, sarebbe stato disonorevole venire a protestare qui, vicino alle sbarre che tagliano in due la Valle Stura?

Cordiali saluti

in rappresentanza di un gruppo di abitanti della frazione e di alcuni amici di Gnocchetto residenti in Ovada

COORDINAMENTO INIZIATIVE FRAZIONE GNOCCHETTO

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