App Agoral: il nuovo progetto della Prefettura di Alessandria

“La Provincia di Alessandria è tra le prime in Italia ad avere implementato una applicazione simile” afferma il Prefetto Francesco Zito, il quale invita a scaricare e diffondere la APP, anche per facilitare l’ulteriore inserimento di servizi e informazioni da parte degli enti che, a vario titolo, si occupano della gestione dei soggetti stranieri sul territorio.

E’ stata presentata mercoledì 13 aprile, in occasione del secondo Consiglio Territoriale per l’Immigrazione tenuto dal Prefetto, l’APP Agoral sviluppata dall’Area IV della Prefettura di Alessandria, diretta dal Dott. Francesco Farina, in collaborazione con APS Cambalache e Associazione Cultura e Sviluppo, nell’ambito del Progetto omonimo sostenuto dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI 2014-2020).

La APP, già scaricabile e compatibile con Apple e Android, è stata realizzata con l’obiettivo di facilitare l’accesso dell’utenza straniera ai servizi offerti sul territorio attraverso un sistema di guide di aiuto allo svolgimento delle più comuni pratiche amministrative e una mappatura con geo-localizzazione dei servizi rivolti ai migranti della Provincia di Alessandria. Inoltre, è stato previsto un sistema di news (con notifiche in-app) sulle principali novità che riguardano i cittadini stranieri.

La mappatura conta, ad oggi, circa 250 servizi, forniti da: enti pubblici, ETS, enti religiosi, sindacati e patronati, liberi professionisti, aziende private, fondazioni, società a partecipazione pubblica, agenzie per il lavoro, associazioni di categoria, gruppi informali. I contenuti della APP sono stati tradotti in dieci lingue oltre all’italiano: francese, inglese, spagnolo, ucraino, cinese, farsi, russo, arabo, albanese, bangladese.

Nella stessa occasione è stato avviato il tavolo permanente di contrasto al caporalato e al lavoro nero nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia.  Il tema è stato introdotto ai presenti prima dal sig. Prefetto e dal Dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Prefettura e, successivamente, dalla dott.ssa Micozzi dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la quale ha esposto gli interventi effettuati in provincia congiuntamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e alle Forze dell’ordine negli anni 2020-2021. Tali interventi hanno permesso di individuare la presenza di 51 lavoratori irregolari, di cui 40 senza contratto e 2 lavoratori clandestini.

Il tavolo permanente, che riunirà l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, le Forze dell’ordine, gli enti del terzo settore che si occupano di migranti e le organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori, ha l’obiettivo di potenziare la rete territoriale per la rilevazione e prevenzione del fenomeno, coordinando a livello territoriale le azioni previste da progetti regionali e nazionali.

Il lavoro nero e il caporalato – ha concluso il Prefettosono fenomeni sommersi di cui non è possibile conoscere con precisione l’entità, ma il lavoro sinergico per l’inclusione sociale è fondamentale al fine di prevenire ogni forma di sfruttamento”.

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