UN BEL VIAGGETTO (IMMAGINARIO) IN TRENO PER ANDARE ALLA “CASTAGNATA” DI RUNAZ (AVISE)

Cari lettori de “l’inchiostro fresco” usando un po’ la fantasia vi racconto la bella giornata di oggi, domenica 30 ottobre 2022, che abbiamo trascorso a Runaz, frazione di Avise, per la tradizionale Castagnata organizzata dal “Comité des traditinos d’Avise

Una bella castagnata all’insegna dell’allegria e dello stare insieme!

Scesi di buon pomeriggio dai 1480 metri di Cheverel e parcheggiata l’auto a Pont, abbiamo preso alla stazione di La Salle il treno locale per Avise, proveniente da Pré-Saint Didier, che, giunto in orario perfetto, non era eccessivamente pieno perché anche a Morgex, la stazione immediatamente prima, aveva scaricato altri viaggiatori in quanto anche lì vi era una bella castagnata. Scesi a Avise, dove, nella frazione di Runaz, vi è la bella stazioncina di questa caratteristica linea ferroviaria di montagna, ci siamo immediatamente diretti nell’area della “Castagnata”, già tutta piena anche da gente scesa da un precedente treno, che era arrivato da Aosta e che aveva fatto l’incrocio a Morgex.

Il fumo del fuoco e il profumo delle caldarroste ci hanno dato immediatamente il loro benvenuto in un ordinatissimo parterre organizzato da “Comité des traditions d’Avise” che aveva preparato anche una distribuzione della famosa “fiocca” e frittelle di mele!

Dopo una lunghissima coda per arrivare a comprare il tanto desiderato “cartoccio” di castagne (ne abbiamo presi tre!), allietati dalla musica di un’orchestrina che, in un’apposita sala coperta, proponeva balli lisci a tutto andare, sbocconcellando le nostre “caldarroste”, ci siamo diretti al bar pizzeria lì presente ed entrando nel locale, siamo stati subito coinvolti nell’allegria generale!!!

Ma il fischio del treno per il rientro ci ha richiamato all’ordine e siamo corsi in stazione giusto in tempo per salire in carrozza e rientrare a La Salle, guardando dal finestrino, tra una galleria e l’altra, il magnifico paesaggio della Valdigne, con la Dora che scorreva increspata tra i suoi argini e il Monte Bianco che dall’alto dei suoi 4.810 metri, sembrava quasi starci ad aspettare.

GB Cassulo & Giusy

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *