UNA BELLA GITA AL FORTE DI BARD

UNA VISITA AL BORGO DI BARD PER I LETTORI DE “L’INCHIOSTRO FRESCO”

Nel settembre del 2020 abbiamo visitato il borgo e il forte di Bard. Ecco un ricordo di quella giornata

Il forte di Bard è una rocca fortificata (a 384 metri s.l.m.) realizzata così come la si vede ora, ai primi dell’Ottocento dai Savoia come sentinella per proteggersi da possibili invasioni dai passi del Piccolo e del Gran San Bernardo, e a quei tempi funzionava egregiamente, perché il forte era piazzato su un cucuzzolo dai ripidi e rocciosi versanti. Era imprendibile e sorge nella strettoia che la Dora forma tra Pont- Saint – Martin e Donnas, ma già nel periodo medievale era una rocca fortificata, perché da lì, “se non si pagava dazio” non si passava!

Anche Vittorio Amedeo II di Savoia riuscì proprio lì, nel 1704, a fermare i francesi che, nel corso della guerra di successione spagnola (1702 – 1714), volevano nuovamente scendere in Italia, per trovare uno sbocco al mare e attaccare a tenaglia la Spagna.

Era talmente imprendibile che ad inizio Ottocento, Napoleone Bonaparte, dopo avere annesso nel 1802 il Pimonte alla Francia, lo fece radere al suolo e solo dopo la fine dell’era napoleonica, tragicamente conclusa nelle sconfinate steppe della Russia, in seguito al Congresso di Vienna del 1815, con la creazione del Regno di Sardegna (con l’annessione della Repubblica di Genova per formare uno “Stato cuscinetto” tra la Francia e l’impero Austro-ungarico), nel 1830, nel giro di otto anni, il Re Carlo Felice lo fece ricostruire nella sua forma attuale a gradoni e fu adoperato sino al 1975 come polveriera.

Ora il Forte di Bard è un bel museo di arte antica, moderna e contemporanea, anche sul suo frontone vi è un ascensore a rotaie che purtroppo deturpa il suo austero prospetto

Gian Battista Cassulo

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