FRANA A GENOVA

Il dissesto idrogeologico è la piaga del nostro Paese. Sarà forse il territorio che si sta vendicando per le ferite che negli anni, la speculazione edilizia, la cementificazione il progressivo allargamento delle aree urbane, gli hanno inferto?

Mentre siamo in redazione per il nostro turno di notte, ci giunge da parte di un nostro attivissimo lettore, Roberto Bobbio, il video di uno smottamento di grandi dimensioni che ha investito due palazzi a Genova. Nell’attesa di avere ulteriori notizie, vi accludiamo il video girato dai Vigili del Fuoco genovesi che Roberto Bobbio ci ha sollecitamente inviato!!!!

Ma proprio i questo momento ci avvisano che la frana si è verificata nel quartiere di Borgoratti dopo San Martino, in via Posalunga!!!

Gian Battista Cassulo

Da Unione Popolare di Genova riceviamo e ben volentieri pubblichiamo questa nota in merito alla frana di Borgoratti

VIGILIA DI NATALE CON DISASTRO ANNUNCIATO

È toccato a Borgoratti. Ancora una volta un quartiere popolare, devastato dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione selvaggia, viene segnato dall’ennesimo disastro: la vigilia di Natale, in via Posalunga, una frana ha sventrato abitazioni e, al momento, ha obbligato 45 persone a evacuare la propria casa. Per puro caso non ci sono state vittime.

Da tempo si sapeva dell’instabilità geologica della collina sovrastante le case. Da troppo tempo il dissesto idrogeologico e il rischio frane dei territori fragili viene ignorato.

I dati ISPRA del 2018 ci dicono che in buona parte della Liguria tale rischio risulta essere da elevato a molto elevato: sono interessate ventimila abitazioni.

Nonostante ciò, i burattinai che reggono i fili di scelte scellerate mettono il profitto davanti alla vita delle persone. Ci si permette così di proseguire con la politica delle grandi quanto inutili opere che sgretolano e violentano un territorio fragile, ci si permette di barattare la sicurezza dei contesti di vita con la fandonia di creare posti di lavoro, mentre posti di lavoro utili, necessari, molto più numerosi e sicuri, sarebbero quelli creati con la manutenzione, mitigazione, rinaturalizzazione e messa in sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.

Unione Popolare, vicina alle persone che ancora una volta pagano di persona lo scempio che arricchisce i soliti noti, condanna l’abbandono delle nostre periferie e chiede immediati interventi a loro tutela.

ALTRO CHE GRONDA!

Unione popolare

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