QUATTRO LUPI TROVATI MORTI IN VAL BORBERA

Una difficile convivenza tra l’uomo e gli animali selvatici che in questo momento, purtroppo, è salita agli “onori” della cronaca

Prosegue la difficile convivenza tra l’uomo e gli animali selvatici che hanno ripopolato i nostri boschi e le località montane del nostro Paese. Un ripopolamento favorito con l’intento di garantire la biodiversità sul territorio, che però oggi sta presentando un conto molto alto, non tanto all’ambiente, quanto alle attività agricole, turistiche e commerciali del nostro tessuto produttivo e sociale. In Trentino l’orso, sull’arco alpino e sugli appennini i lupi e poi un po’ dovunque i cinghiali e la peste suina. Una convivenza sempre più difficile che forse, speriamo di no, potrebbe portare a sviluppi cruenti. Ma ecco qui di seguito la cronaca dell’ultimo evento di tale difficile convivenza: il ritrovamento di quattro lupi morti sembra, ma il condizionale è d’obbligo, rinvenuti in Val Borbera – Gian Battista Cassulo

I “FORESTALI” CON LE UNITÀ CINOFILE ALLA RICERCA DI ESCHE AVVELENATE IN VAL BORBERA

I Carabinieri Forestali, unitamente a personale della Vigilanza Provinciale di Alessandria, hanno condotto un’operazione per accertare le possibili cause di morte di quattro lupi rinvenuti nell’area boschiva di Albera Ligure, al fine di escluderne l’avvelenamento, nell’ambito di una più ampia attività di indagine, tuttora in corso, finalizzata alla repressione del bracconaggio.

Le indagini sono state condotte con il supporto delle UCA – Unità Cinofile Antiveleno, reparti estremamente qualificati della specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri, provenienti da Liguria, Lombardia e Piemonte.

Le unità, composte da un conduttore e da un cane addestrato all’individuazione di bocconi/esche avvelenate, sono distribuite su tutto il territorio nazionale e vengono attivate anche in caso di sospetto avvelenamento di animali, per la bonifica dell’area prossima a quella del ritrovamento. Attualmente sono ventidue i cani appartenenti alle UCA, prevalentemente labrador, pastori tedesco e belga malinois, caratterizzati da un olfatto straordinario, una spiccata attitudine alla ricerca e al gioco, che, grazie al continuo addestramento, sono capaci di maturare un legame indissolubile con il proprio conduttore. (Red.)

Poiché i bocconi avvelenati potrebbero rivelarsi pericolosi anche per gli animali da compagnia e anche per l’uomo stesso, pubblichiamo, a titolo di fax simile, l’avviso pubblicato dal comune di Pavone Canavese e che, a nostro giudizio, sarebbe utile adottare per tutta l’area montana in genere

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