A SILVANO D’ORBA UNA “PERSONALE” DI GRANDE SPESSORE

I sentimenti di un pittore campestre trasportati sulla tela

Ospito ben volentieri nella mia “Bacheca” una sia pur breve ma molto significativa nota su una bella mostra che si è appena conclusa a Silvano d’Orba. Ad esporre è stato un pittore genovese ma molto legato a Lerma e con moltissimi amici a Rossiglione, dove collabora con il gruppo musicale “Quei de Rsciugni”, saliti anche sul palco del “Venerdì di Luglio” a Novi Ligure. Un pittore, che non è solo un pittore ma anche un bravissimo “menestrello”, che possiamo considerarlo a tutti gli effetti “dei nostri”. Parliamo di Mitko Graodi, non a caso meglio conosciuto come “u cantautupittu”, reduce da molti successi grazie anche alla sua canzone “Aegua santa”, con la quale si è affermato alla 18° edizione del Festival della canzone in Lingua Ligure a San Giorgio di Albenga nel 2019 (vedere foto qui sotto).

Marta Calcagno

MITKO GRAODI E LE SUE OPERE

Si è da poco conclusa nel Salone del Municipio di Silvano d’Orba (Al) la bella mostra di Mitko Graodi, meglio conosciuto come MKG “U cantautupittu”, che dal 19 al 20 agosto ha esposto le sue opere con le quali, come Mitko stesso ci racconta, trasportano i “sentimenti dell’Alto Monferrato alla Lunigiana”, altro luogo a lui caro.

Presente all’apertura della mostra c’era un altro noto pittore ovadese, Giovanni Sanguineti, che ha regalato un ritratto a Mitko, come ormai è sua abitudine fare con i vari personaggi quando presenzia ad una qualsiasi iniziativa sia culturale come sportiva (Vedere foto di copertina).

Mitko ha ringraziato con parole molto sentite Giovanni che noi, per la spontaneità che contengono, riportiamo con vero piacere e alle quali vivamente ci associamo: “Quando ricevi regali del genere capisci che qualcosa di buono lo stai facendo. Grazie Giovanni grazie di cuore. PS: sono pure più bello nel ritratto! – Mitko”.

Nel concerto che ha tenuto in occasione di questa mostra, ha proposto al numeroso pubblico presente i suoi migliori pezzi come “Tugello“,”I Bacchetti“, “San Pancrazio” e naturalmente “Aegua santa“, ma anche altri classici genovesi come “Trilli, trilli” e “Olidin olidena“.

Applausi a scena aperta per una bella manifestazione e complimenti anche al Comune di Silvano per l’ospitalità!

Marta Calcagno

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