REPOUSSOIR DI MICHELE TOCCA

Alla Wunderkammer della Gam di Torino una mostra che racconta la contemporaneità della pittura en plein air

Repoussoir è un termine che appartiene alla storia della pittura di paesaggio e della fotografia: è l’elemento posto in primo piano nell’immagine, allo scopo di costruire un ostacolo, una cornice, una quinta alla piena visione, o di modificare la percezione realistica del campo visivo creando un contrasto. È l’elemento in primo piano che rilancia lo sguardo in profondità e rilancia la traiettoria verso il centro visivo del quadro e della fotografia

Repoussoir è il titolo della raffinata mostra curata da Elena Volpato e ospitata nella Wunderkammer della Galleria d’Arte Moderna di Torino, dedicata all’artista Michele Tocca, nato a Subiaco nel 1983

La mostra origina dall’acquisizione di un gruppo di opere dell’artista da parte della Gam torinese, messe a confronto in questa esposizione con un nucleo di studi pittorici di piccole dimensioni della collezione permanente, realizzati en plein air da artisti quali Antonio Fontanesi, Massimo D’Azeglio e Giovanni Battista de Gubernatis.

 Le opere dei paesaggisti ottocenteschi sono disposte in alto, a rappresentare l’ideale ispirazione che caratterizza la rilettura contemporanea del paesaggismo en plein air da parte di Michele Tocca, le cui opere sono invece esposte ad altezza di visione. L’allestimento è caratterizzato anche da una distinzione cromatica tra l’area nelle quali sono esposti i paesaggi ottocenteschi, su fondo bianco, e quella dove possiamo ammirare le opere di Tocca, su fondo viola. Le opere esposte sono tutte di piccolo formato, nello spirito che caratterizza l’idea della moderna Wunderkammer.

Un’importante serie di quadri in mostra è dedicata alla rappresentazione delle Mura Aureliane di Roma: opere nelle quali possiamo cogliere l’influenza non solo del paesaggismo ottocentesco, ma anche dei “capricci” i dipinti che nel Settecento rappresentano paesaggi “fantastici” con architetture ispirate alle rovine romane. Le Mura Aureliane di Tocca rileggono questa visione in una prospettiva contemporanea, e la mostra tiene insieme con grande equilibrio la visione attuale e la profonda conoscenza della storia e dei meccanismi dell’arte che emerge dalle opere esposte.  Frammenti di un tempo antico inglobati dalla città, privi della visibilità delle più note testimonianze architettoniche della civiltà dell’Antica Roma. Le sfumature più intense di colore, le prospettive più ravvicinate sull’oggetto, la sintesi più o meno spinta in una pennellata, separano la visione contemporanea di Tocca dal lavoro dei paesaggisti del Settecento e dell’Ottocento ai quali si ispira.

Tra le altre serie signicative, ricordiamo i Vapori e i Fanghi, immagini del terreno dopo la pioggia che tendono all’astrazione e nelle quali la classicità si incontra con l’evidente influenza dell’action painting.

Notevoli anche le due rappresentazioni della “Giacca da pioggia del pittore” che rappresenta una sorta di autoritratto dipinto dagli elementi atmosferici e dalle gocce di pittura cadute durante il lavoro.

Repoussoir è una mostra che ci parla della continuità nella storia dell’arte, che non dimentichiamolo, è stata tutta contemporanea, e che non può essere raccontata nel presente a prescindere dall’influenza del suo passato e della sua storia.

Michele Tocca, nato a Subiaco nel 1983, vive e lavora a Roma. Ha esposto in numerose mostre personali a Roma, Milano, Oslo, New York, Bologna e in rassegne collettive a Praga e Mosca. Il suo lavoro artistico porta avanti la ricerca sul paesaggio e la pittura all’aperto inaugurata con la rivoluzione dei “plenairists” nell’Ottocento, quando la pittura ha cominciato ad uscire dal chiuso degli studi per immergersi nella natura. Oggi con l’uso delle nuove tecnologie e la digital art stiamo in parte assistendo a un processo inverso con un ritorno della creazione al “chiuso”. La mostra Repoussoir ricorda l’attualità e l’importanza per la storia dell’arte della rivoluzione dell’en plein air della quale Michele Tocca è uno dei più interessanti interpreti contemporanei.

La mostra resterà aperta fino al 5 novembre 2023, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 presso la Gam di Torino.

                                               Andrea Macciò

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