IL DISTRIBUTORE “RIVA” DI PREDOSA

Sfogliando l’archivio de “l’inchiostro fresco” emergono ricordi indimenticabili

È inutile girarci intorno, i giornali sono la “memoria storica” della nostra società e la cartina di tornasole di questa mia affermazione l’ho avuta proprio oggi, lunedì 18 settembre 2023, qui a Cheverel (La Salle) in Valle d’Aosta, dove da remoto ho fatto una ricerca nell’archivio della nostra redazione di Novi Ligure (Al) per rintracciare un articolo su “Rondinaria” la mitica città dei paesi tra Novi e Ovada, tanto vagheggiata, ma rimasta una pia illusione, dal nostro indimenticabile amico Pierfranco Romero (qui sotto nella foto con la nostra Marta Calcagno), studioso di storia locale presso il circolo culturale “Ir Bagiu” di Silvano d’Orba.

E scartabellando tra i vari Pdf archiviati, dove con “l’inchiostro fresco” ci occupavamo di “Rondinaria” sono saltate fuori le pagine di Predosa, paese che con Basaluzzo, Capriata d’Orba, Castelletto d’Orba e Silvano d’Orba, avrebbe dovuto concorrere a costruire quel progetto urbanistico di città diffusa sul territorio inseguito da Pierfranco Romero, riunendo questi comuni in un unico organismo amministrativo, ma formato da caratteristici “quartieri”, i singoli paesi, con specifiche e diversificate vocazioni economiche, produttive, culturali, ambientali, sportive e di tempo libero.

E da queste pagine che dedicammo a Predosa, con il titolo “Dai Trèj paìs“, realizzate grazie anche con il prezioso aiuto di un altro storico locale, Enzo Compalati, e con l’ausilio della Civica Biblioteca predosina, mi è apparsa l’intervista che facemmo ad un personaggio molto conosciuto e stimato, Giuseppe Riva, gestore del distributore Esso del paese (vedere foto in alto di copertina).

Ormai Riva e sua moglie, che con lui teneva aperto il distributore, non ci sono più, ma sulle pagine del giornale resta ancora viva la loro memoria e questo vale anche per tutti gli altri personaggi che sono apparsi in tutti questi anni su “l’inchiostro fresco”.

E allora per ricordare e ricordarci del nostro lavoro, nel quale fummo sostenuti da inserzionisti quali la “Grassano” e la “Cantina Sociale di Mantovana”, ecco questa pagina amarcord dove, a firma di Sara Moretto, pubblicammo sul numero di aprile 2007 de “l’inchiostro fresco” l’intervista a Giuseppe Riva.          

Gian Battista Cassulo

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