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Significativo scambio di opinioni in Prefettura ad Alessandria, mentre il presidio di viale Milite Ignoto durato una settimana è terminato.
Non è un addio, ma solo un arrivederci – dicono gli agricoltori dall’alto dei loro trattori mentre smobilitano il Presidio di Via Milite Ignoto ad Alessandria – abbiamo ribadito di attendere le modifiche e il sostegno promesso, altrimenti ritorneremo nelle piazze, più decisi di prima. Se necessario andremo anche a Bruxelles e non ce ne andremo da lì fino a quando non avremo cambiato le norme che stanno strozzando l’agricoltura piemontese, italiana ed europea“.
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Positivo l’incontro con Alberto Cirio
In merito all’incontro con Alberto Cirio, già europarlamentare e ora alla guida della Regione Piemonte, il collettivo ha commentato: “Siamo soddisfatti che abbia accolto il nostro invito. È stato un incontro proficuo anche perché gli abbiamo presentato richieste puntuali di competenza della Regione. Cirio ha promesso di rispondere a breve sulla fattibilità delle nostre richieste, soprattutto per snellire la burocrazia a cui le aziende agricole sono sottoposte”.
Gli agricoltori presenti al presidio hanno tenuto a precisare che la loro manifestazione non è indirizzata a destabilizzare il sistema, ma vogliono che i loro rappresentanti sindacali si impegnino a combattere le loro battaglie, per conseguire i risultati sperati tutti insieme.
“Abbiamo dimostrato in pochi giorni di poter aggregare tutti gli agricoltori – continuano a dirci i dimostranti sempre dall’alto dei loro trattori – appartenenti alle tre sigle sindacali e agricoltori che non hanno alcuna tessera in tasca. Siamo riusciti ad aggregare con la forza della concretezza e della decisione agricoltori ‘caldi’ e quelli un po’ più timidi che mai sarebbero scesi in piazza. Cercheremo di portare il nostro entusiasmo – concludono più che convinti – ma le associazioni dovranno fare la loro parte. Alessandria ha dimostrato che l’unione fa la forza”.
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In conclusione si potrebbe dire che la cosa più importante uscita da questa manifestazione, dagli aspetti indubbiamente molto coreografici, è stata la possibilità per gi agricoltori di formalizzare un punto fermo al Presidente Alberto Cirio e alle Istituzioni presenti al tavolo e al presidio, ovvero chegli Agricoltori Autonomi non vogliono deroghe, ma cambiamenti. La prossima settimana ci riuniremo per tracciare un bilancio della settimana e vorremmo dialogare con tutte le associazioni, insieme. O tutti insieme o andremo avanti per conto nostro”.
Intanto come ci comunica Giordano Panaro, addetto stampa degli Agricoltori Autonomi, sono in corso i preparativi per la manifestazione di venerdì 9 febbraio 2024.
Gian Battista Cassulo
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… e mentre in Alessandria gli agricoltori protestano per difendere le loro terre, a Novi Ligure viene concessa la possibilità, su una superficie di 16 ettari, di “coltivare” un parco di pannelli fotovoltaici….
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… e allora ci domandiamo: con tutti capannoni che sono stati costruiti a Novi, non si poteva pensare di “coltivare” questi pannelli sulle loro coperture e lasciare la terra libera per coltivare il grano? Oppure preferiamo prenderlo solo dall’Ucraina?
Gian Battista Cassulo