LE OPERE DI DEBREVI IN MOSTRA A SERRAVALLE SCRIVIA

Una nostra lettrice, Marisa Giacobbe, ci segnala che presso l’istituto comprensivo “Martiri della Benedicta”, domani, 9 marzo 2024, verrà inaugurata la mostra antologica del pittore Emilio Debrevi

Noi per saperne di più siamo andati sul sito dell’associazione Storico Culturale Serravallese dell’Oltregiogo, Chieketè, ed ecco ciò che abbiamo trovato.

L’ARTE COME IMPEGNO CIVILE

Il prossimo 9 marzo 2024, alle ore 11, presso l’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”, situato in via San Rocco 1, a Serravalle Scrivia (Al) verrà inaugurata la mostra antologica di Emilio Debrevi “L’arte come impegno civile” a cura di Maria Torre e Maurizio Scordino che vanta il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, del Miur e del Comune di Serravalle Scrivia, e che vede la collaborazione della nostra Associazione culturale Chiechetè, del Centro studi “In Novitate” di Novi Ligure, dell’Associazione “Il Tiretto col cuore” che si occupa di persone affette da fragilità psichiche.

Segnaliamo che in collegamento on line dal suo studio di Torino, sempre sabato 9 marzo, si terrà una Lectio magistralis del Maestro Ugo Nespolo, pittore e critico d’arte (in collegamento online dal suo studio di Torino).

Interverranno: Carlo Oneto, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Martiri della Benedicta”; Luca Biagioni, sindaco del Comune di Serravalle Scrivia; Marco Debrevi, figlio dell’artista e allestitore della mostra. sarà possibile acquistare il catalogo della mostra.

Riccardo Lera

La mostra sarà aperta fino al 7 aprile 2024 nei seguenti orari: lunedì-venerdì dalle 16 alle 19, sabato-domenica e festivi dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19

Chi era Emilio Debrevi – Pittore (Fiume, 22 settembre 1915 – Serravalle Scrivia, 10 luglio 1990)

Emilio Dobrovich nasce a Fiume il 22 settembre 1915. Figlio di profughi ungheresi, vive a Pola fino all’età di quindici anni. Nel 1930 si trasferisce con la famiglia a Genova e il regime fascista italianizza Dobrovich in Debrevi (che Emilio spezzerà simbolicamente nella firma De Brevi). La formazione culturale e politica di Dobrovich è segnata dal legame profondissimo con la madre e dalle personalità artistiche e antifasciste che animano Genova. La cultura e lo stile di vita mitteleuropei, custoditi con determinazione dalla madre e, soprattutto, il pensiero di Antonio Gramsci e Piero Gobetti, orienteranno per sempre il suo percorso artistico, umano e politico. A 15 anni dipinge il primo capolavoro: una Madonna, per la madre, ma deve rinunciare agli studi accademici. Operaio al tornio dell’Ansaldo San Giorgio, continua a dipingere solo su cartone e compensato: i colori ad olio e le tele di lino resteranno per lungo tempo un lusso. Nel dopoguerra apre una piccola officina di stampi industriali e partecipa con successo all’allestimento di stand in diverse Fiere Nazionali. Decide, però, di non proseguire l’attività di grafico pubblicitario e non farà mai della sua arte un mezzo per vivere. Intensifica la sua produzione artistica a partire dal 1972 ed espone a Serravalle, dove si è trasferito con la famiglia, a Novi Ligure (Teatro Romualdo Marenco, Galleria Mario Leveni) e a Tortona (Galleria L’Angolo).

Riccardo Lera

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