“Patto per Busalla e la Valle Scrivia”: abbiamo incontrato Paola Noli, candidata sindaco

Busalla, operoso comune della Valle Scrivia con oltre cinque mila abitanti, importante snodo alle spalle del Passo dei Giovi per la Val Vobbia, la Val Borbera e la Val Trebbia, ma soprattutto primo retroterra dell’area portuale genovese, è anch’esso chiamato al voto per il rinnovo del Consiglio comunale.

Tre le liste in gioco: “Insieme per Busalla” che sostiene il sindaco uscente, Loris Maieron, “Patto per Busalla e la Valle Scrivia” con candidato sindaco Paola Noli e “Città di Busalla, civica democratica” guidata da Nunzia Acampora.

Tre belle liste ricche di partecipazione e di voglia di fare.

Dopo aver sentito Loris Maieron e Nunzia Acampora, oggi abbiamo incontrato Paola Noli, alla quale abbiamo subito chiesto una sua breve presentazione. “Nella vita non mi sono mai tirata indietro di fronte alle sfide – ci risponde Paola Noli – Ho creato a 21 anni la mia prima società, mi sono laureata lavorando, ho aperto una ditta che da 16 anni opera a Busalla nel settore della stampa di etichette, con 7 addetti. Ho ricoperto per anni diversi ruoli nella mia Associazione di categoria, CNA Genova, della quale sono stata eletta Presidente provinciale nel 2017

Ha già avuto esperienze politiche e amministrative?

In passato mi sono candidata come consigliere per due volte, prima con “Busalla democratica” e poi con “Punto a Capo” seguendo con impegno la vita amministrativa del paese.

La candidatura a Sindaco è una grande responsabilità. Si sente ben spalleggiata?

Certamente. Sollecitata da tante amiche e amici, ho deciso di fare per il mio comune questo importante passo proponendo agli elettori una lista di candidati con competenze ed età diverse, impegnati nell’associazionismo e nel volontariato, ma soprattutto indipendenti e innamorati di Busalla.

Quali motivazioni dietro la sua scelta?

Passione e senso civico nella speranza di rendere migliore il nostro paese e la Valle Scrivia per mia figlia e per i figli e le figlie di tutti noi.

Ci può illustrare per sommi capi il suo programma o meglio la sua “idea di città”?

In un momento storico in cui i Comuni sono in difficoltà economica e schiacciati da pesanti vincoli pensiamo che la ricerca di soluzioni non possa passare per un semplice elenco di cose da fare. È necessario, come giustamente mi chiede lei, avere le idee chiare su pochi obiettivi, sul come raggiungerli, su chi coinvolgere per farlo, su quali risorse siano necessarie e su come ottenerle.

Potrebbe spiegarci meglio?

Busalla è un paese che sta lentamente perdendo la propria forza di attrazione, dove i nostri ragazzi faticano a trovare occasioni, non solo di svago ma anche di crescita personale. Negli ultimi anni il Paese si è sempre più chiuso e ha perso il ruolo di centro motore della Valle Scrivia.

Una crisi del leadership locale?

Esatto. Noi pensiamo che senza una vera strategia comune con il resto della valle il decadimento non si fermerà e per questo abbiamo voluto inserire proprio il riferimento alla Valle Scrivia nel nostro simbolo. Abbiamo deciso di metterci la faccia grazie a una squadra di persone preparate e indipendenti, di parlare con le associazioni del territorio e le persone. Sappiamo benissimo che i vincoli sono tanti e che ci sono timori che generano resistenze al cambiamento. Sappiamo però che non provarci vorrebbe dire arrendersi al declino.

Quali i punti forza su cui puntare?

Busalla ha ancora un forte tessuto commerciale e produttivo, ha associazioni che danno un contributo straordinario in tanti campi, dallo sport alla promozione turistica, dall’attività sociale e sanitaria alla cultura. Ma paradossalmente quello che può fare la differenza a Busalla è recuperarne i valori ambientali.

La riscoperta del turismo di prossimità e della villeggiatura, dunque?

Ci sono pezzi del nostro territorio bellissimi e poco valorizzati, ci sono zone a rischio da rendere sicure, c’è un grande sforzo costruttivo da fare nei rapporti con tutte le aziende del territorio nessuna esclusa, in modo che si creino maggiori opportunità di lavoro. Bisogna far contare di più la Valle dentro il Parco Antola.

Una sua particolare aspettativa?

C’è la necessità, comunque vadano queste elezioni, di creare un ponte verso il futuro, facendo crescere giovani amministratori che amino il proprio territorio e desiderino migliorarlo, perché nessuno debba più né dire né pensare “io in questa valle non ci voglio più vivere”.

Gian Battista Cassulo

Ecco i cinque punti per il rilancio di Busalla e della Valle Scrivia proposti dalla lista “Patto per Busalla e la Valle Scrivia” con candidato sindaco Paola Noli

  • AMBIENTE
  • UNIONI E FUSIONI
  • RIGENERAZIONE URBANA
  • VIABILITA’

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