Proseguono, almeno fino ad agosto, i lavori di “potenziamento” infrastrutturale sulla linea ferroviaria succursale dei Giovi, (cioè quella più diretta), nel tratto tra il bivio di Fegino e Mignanego. Si tratta di interventi sui viadotti Lauro e Trasta, che comportano un rallentamento dei treni. Ciò continua a determinare alcune lievi variazioni di orario (anticipo nella partenza o ritardo all’arrivo) dei Regionali veloci tra Genova e Torino e tra Genova e Milano. Solitamente sono costituiti, per alcuni treni, di anticipi nella partenza dei treni diretti verso nord e ritardi nell’arrivo di quelli in senso inverso. Nei mesi scorsi queste variazioni interessavano solo i fine-settimana; con il nuovo orario in vigore dal 9 giugno, invece sono giornaliere. Ad esempio, il treno del mattino da Torino, molto utilizzato dai pendolari e che ferma tra l’altro a Novi Ligure alle 6.44, a Serravalle alle 6.51 e ad Arquata alle 6.57, arriva a Genova Principe alle 7.35 anzichè alle 7.30; e a Brignole, come orario previsto, alle 7.47 anzichè alle 7.39. 12 minuti tra le due stazioni genovesi sono sicuramente sovradimensionati. Un vecchio trucchetto di Trenitalia, per recuperare eventuali ritardi e potere aumentare, nelle statistiche, il numero di treni giunti in orario alla destinazione finale.
Nella seconda metà di agosto sono fissate altre variazioni con ulteriori prolungamenti, di alcuni minuti, dei tempi di percorrenza.
Altri, anche se in questo caso non particolarmente gravi, disagi nella vita dei pendolari.
Stefano Rivara