Ponte di Pasqua a rischio esodo

Aumentano i controlli nel fine settimana.

In attesa del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quello che oramai da più di un mese abbiamo imparato a conoscere come DPCM e che si appresta ad essere varato approssimandosi la scadenza del 13 aprile prossimo, nella Provincia di Alessandria saranno intensificati tutti i controlli su strade e autostrade, al fine di far rispettare nel fine settimana di Pasqua tutte le misure urgenti, ad oggi in vigore, per il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Il ponte pasquale rappresenta infatti un rischio dal punto di vista di un’infrazione alle regole contenute nei DPCM del 8-9, 11 e 22 marzo, con molte persone che potrebbero allontanarsi dal proprio domicilio per raggiungere le seconde case o per la classica gita fuori porta.

Per tale ragione la Prefettura di Alessandria fa sapere attraverso un comunicato stampa che non solo i controlli su tutte le strade e autostrade della Provincia continueranno, ma altresì che saranno ancora più capillari in questi giorni, allo scopo di evitare qualsiasi tipo di violazione delle norme vigenti.

Il Prefetto invita pertanto tutti i cittadini a proseguire nel rispetto delle norme dettate a tutela della salute, limitando al massimo le uscite esclusivamente per motivi di lavoro, necessità o ragioni di salute e a non recarsi in altre località o seconde case.

Le Forze di Polizia statali e locali continueranno pertanto in una severa attività di vigilanza che, soltanto nell’ultima settimana ricompresa tra l’1 ed il 7 aprile, ha portato nella nostra Provincia a 8.470 il numero delle persone controllate, 485 quelle sanzionate, mentre, per quanto riguarda le denunce, 2 hanno riguardato la violazione degli artt. 495 e 496 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione a P.U. / false dichiarazioni sulla identità o su qualità personale proprie o di altri) e 18 norme relative ad altri reati.

I controlli hanno riguardato altresì attività ed esercizi commerciali: 3.805 i controlli eseguiti, 3 i titolari/esercizi sanzionati e 5 quelli per i quali è stata disposta la chiusura provvisoria su disposizione dell’autorità procedente.

Per quanto attiene infine alle aziende autorizzate a proseguire la propria attività, ai sensi del DPCM  22 marzo 2020 e del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 25 marzo 2020, alla data dell’8 aprile le richieste pervenute dalle aziende interessate sono state 750, la maggior parte delle quali rientranti nei casi disciplinati dalla normativa vigente in quanto facenti parte delle filiere autorizzate.

A tal proposito la Prefettura fa sapere che ad ogni modo sono in corso le verifiche di competenza da parte del Servizio di Prevenzione e Salute negli ambienti di lavoro dell’Asl, al fine di garantire l’osservanza, all’interno delle imprese autorizzate a proseguire l’attività lavorativa, delle norme igienico – sanitarie e del Protocollo sottoscritto dal Governo e dalle Parti Sociali il 14 marzo scorso.

Samantha Brussolo

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