UN INGORGO DA CITTÀ METROPOLITANA, MA SIAMO A GNOCCHETTO, FRAZIONE DI OVADA

La notte tra l’11 e il 12 dicembre 2020 gli abitanti di Gnocchetto (Ovada – Al) la segneranno certamente sul loro calendario dei ricordi, perché è stata una notte da incubo!

I TIR, assetati di strade, non potendo transitare sulla A/26 per via dei numerosi cantieri ancora in atto sul tratto autostradale “Masone – Ovada”, si sono gettati sulla strada del Turchino, ignorando un cartello, forse di notte poco visibile, che a Masone (Ge) segnala l’inagibilità anche di questa strada.

E così molti TIR, alcuni dei quali con targa straniera, si sono ritrovati nella notte tra l’11 e il 12 dicembre intrappolati nel “collo di bottiglia” del Gnocchetto che ha mezza carreggiata interdetta per via di una imponente e pericolosa frana che su di essa incombe e che in prossimità di Ovada (Al) è sbarrata da due grossi new jersey.

Un abitante di Gnocchetto da noi telefonicamente interpellato ieri sera (Ndr.: 11 dicembre 2020), ci ha detto:

Oggi, nonostante la chiusura della strada, qui sono arrivate molte auto e camion. Forse qualcuno pensava che la provinciale fosse stata riaperta o a Rossiglione o a Masone la chiusura non è ben segnalata. Un tir ha impiegato più di un’ora per poter far ritorno in Liguria. Dato che qui non c’era posto per fare manovra, ha dovuto procedere in retromarcia. L’albero caduto sulla strada è ancora lì ed occupa metà carreggiata. La proprietaria vive a Genova; nessuno è competente per la rimozione

Un’altra persona da noi oggi sentita (Ndr. 12 dicembre 2020), mentre stavamo rientrando da Rossiglione (Ge) dove siamo andati per un servizio sul mercato del sabato, ci ha confermato il fatto e ci ha ulteriormente precisato che: “Dopo il camion delle ore 17 di ieri, a mezzanotte ne sono arrivati altri quattro che si sono trovati incolonnati per la strada e lì si sono fermati. È stato necessario chiamare i Carabinieri il cui intervento purtroppo non ha risolto nulla. Alle due di notte (Ndr: 12 dicembre 2020), solo uno dei quattro mezzi è tornato verso Rossiglione in retromarcia. Gli altri due sono rimasti qui tutta la notte e sono ancora presso i new jersey. Anche l’altro è ancora qui, ma procedendo anche lui in retromarcia pare abbia danneggiato la frizione ed è fermo vicino ad una di quelle ville nel cui cortile un TIR ha tentato una inversione di marcia”.

Una situazione kafkiana dunque per questo piccolo borgo che sembra dimenticato da tutti, come documentano le foto che alleghiamo a questo servizio e che ci sono state gentilmente inviate da Susanna Zunino.

In compenso due giorni or sono, su invito del sindaco di Rossiglione, Katia Piccardo, sul posto è giunta la troupe di Agorà di RaiTre per un reportage, ma alla gente del posto avrebbe fatto molto più piacere ricevere un aiuto concreto per uscire da questa assurda impasse, dove un gruppo di persone e un’intera valle sono tenuti in scacco da una frana, dalla burocrazia e dal rimpallo delle responsabilità.

Gian Battista Cassulo

ULTIMA ORA: ci informano in questo momento che la strada è estata liberata dai TIR intrappolati, perché sono stati rimossi provvisoriamente i new jersey lato Ovada.

Foto di Susanna Zunino

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