Il batterio che riduce l’appetito: una nuova frontiera nello studio del microbioma

Hafnia Alvei:

Il BATTERIO che riduce l’appetito

Le nuove frontiere nel mondo della nutrizione e della scienza sono davvero tantissime e a volte, possono arrivare a superare quello che possiamo immaginare. Siamo abituati a pensare che per perdere peso o migliorare la nostra composizione corporea esistano solo dieta e palestra ed è sicuramente vero ma quando l’obesità si configura come una patologia multifattoriale, radicata nel tempo, possono esistere altre innovative vie di trattamento.

Parliamo di un batterio “magico”, del ceppo delle enterobatteriacee, denominato Hafnia Alveii. Secondo un recente studio, è stato evidenziato che questo batterio va ad agire attraverso un metabolita, la proteina caseinolitica B (Clpb) sui centri nervosi che regolano l’appetito. In particolare, è stato scoperto che questo peptide vada ad esercitare la sua azione sul nucleo centrale, con azione anoressigena.

Alla luce di questo studio, potrebbe essersi aperta una nuova frontiera per il trattamento dell’obesità e per combattere il sovrappeso, senza assumere sostanze dannose per la salute.

L’efficacia di questo ceppo che produce la Clpb sulla specie umana è stata convalidata nel corso di uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, che includeva 236 adulti in sovrappeso.

I risultati positivi sono stati rilevati, non solo in termini di calo ponderale e riduzione dell’appetito, ma anche di miglioramento del rapporto metabolico tra massa magra e massa grassa.

La scoperta di questo ceppo rappresenta una enorme rivoluzione nel mondo dell’obesità, perché permette di trattare e risolvere quella che è la radice del sovrappeso patologico, cioè l’appetito compulsivo, il cosiddetto “craving”, riducendo il senso di appetito.

Questo è realizzato finalmente attraverso un trattamento naturale, un batterio che non ha effetti negativi, né rischi per la salute, è lo stesso ceppo batterico che viene usato in alcuni tipi di formaggi, come il Camembert.

Ovviamente, questo trattamento non è da abusare, va somministrato solo in casi di sovrappeso clinico, non per velocizzare gli effetti di una dieta, per ridurre i tempi dei risultati. In realtà, però, trattandosi di un batterio naturale, non ci sono controindicazioni come quelle che potrebbe avere l’assunzione di un farmaco, soprattutto se non ne è richiesta l’esigenza.

Pur non avendo rischi, bisogna sempre tenere conto che in qualche modo va a manipolare il nostro senso di fame, regolano in modo “esterno” il nostro metabolismo e il nostro equilibrio nutrizionale, quindi non bisogna abusarne. In condizioni di sovrappeso lieve o moderato, è comunque sempre consigliabile regolare la nostra composizione corporea attraverso un corretto equilibrio alimentare.

Ricordiamoci che il nostro corpo è una macchina completa e perfetta, basta saperlo ascoltare.

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