TORRENTI PLACIDI CHE DIVENTANO BELVE

La natura quando è stanca di subire ingiustizie sa farsi sentire e l’acqua e il vento sono le sue voci più potenti. E così, dopo incendi, deforestazioni, progressivo abbandono della cura della montagna, il tutto unito ai cambiamenti metereologici, anch’essi in buona parte dovuti all’incuria dell’uomo, ecco che presenta il co

E questa volta, direi per l’ennesima volta, il conto lo ha presentato alla Valle Stura sempre più fragile nel suo territorio lasciato in mano al dissesto idrogeologico. A farne le spese è stata in primo luogo Rossiglione dove, alla confluenza del Gargassa con lo Stura, la corrente melmosa faceva paura, come documentato in una foto di Filippo Travo giuntaci in redazione. Oggi, mercoledì 13 ottobre, siamo andati a Rossiglione a vedere i segni di quanto accaduto il 4 ottobre scorso e abbiamo visto sia il Gargassa come lo Stura docili come agnellini.

Incredibile, se solo pensiamo a come erano non meno di dieci giorni fa!!! E per non perdere la memoria vi compariamo in due foto e in un breve filmato le due situazioni.

Ricordando che il territorio non si difende sull’onda dell’emergenza ma giorno dopo giorno con la manutenzione ordinaria, a tutti buona visione da parte di

Gian Battista Cassulo

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