Beni confiscati alle criminalità nella Provincia di Alessandria. Incontro delle Istituzioni a Santa Croce

Cascina Saetta a Bosco Marengo primo bene confiscato e riutilizzato in Provincia di Alessandria.

La Sala Gorbaciov del Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo ha fatto da cornice nella mattinata di martedì 26 ottobre ad un incontro programmato dalle istituzioni e finalizzato ad illustrare la situazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nella Provincia di Alessandria e le conseguenti prospettive per un loro riutilizzo sociale.

L’incontro, organizzato dal Comune di Bosco Marengo in collaborazione con Libera, rete di associazioni antimafia, e l’associazione Parcival – Partecipazione Civica Alessandria, si è rivelato utile per fare un punto della situazione sul nostro territorio provinciale dei beni sequestrati e confiscati alle mafie, alla presenza e con il coinvolgimento di numerose personalità quali il Prefetto di Alessandria Francesco Zito, il Sindaco di Bosco Marengo Gianfranco Gazzaniga, il Direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati sede di Milano Simona Ronchi, il referente provinciale di Libera Paola Sultana, il referente del bene confiscato di Bosco Marengo Carlo Piccinini ed il Presidente  dell’Associazione Parcival Rosangela Conte.

Proprio a Bosco Marengo, Comune sede dell’incontro, si trova il primo bene sequestrato, confiscato e riutilizzato in Provincia di Alessandria.

Si tratta di Cascina Saetta, sottratta nel 2005 alle cosche della ‘ndrangheta e trasformata da luogo dell’illegalità a luogo di opportunità anche grazie alla gestione di Parcival, associazione che promuove e sostiene con azioni concrete la lotta alla criminalità organizzata attraverso la partecipazione collettiva ed i valori della cittadinanza attiva.

Cascina Saetta, visitata oggi da numerosissime scolaresche e non solo, è così divenuta, oltreché luogo simbolo di arte e natura, altresì esempio di innovazione sostenibile grazie all’impianto di acquaponica installato al suo interno.

Si tratta sostanzialmente di un sistema di riciclo della risorsa idrica ottenuto grazie alla sinergia tra mondo vegetale e mondo animale che, permettendo un minor spreco di acqua, potrebbe rappresentare una soluzione possibile per tutti quei Paesi del mondo caratterizzati da una costante siccità.

Sempre in occasione dell’incontro tenutosi a Santa Croce, ricordiamo da ultimo l’illustrazione da parte del Prefetto dell’attività svolta dallo “Sportello Informativo e di Orientamento” attivato presso al Prefettura nel mese di luglio in collaborazione con l’Upo – Dipartimento di Studi Giuridici, Politici, Economici e Sociali, alla presenza altresì di una rappresentanza di studenti del corso di laurea di Giurisprudenza, molto attenti e partecipi all’iniziativa in questione.

Samantha Brussolo

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