L’ISTITUTO COMPRENSIVO CORNELIO DE SIMONI DI GAVI È “AVANGUARDIA EDUCATIVA”

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa punta su innovazione e tradizione

Dall’Istituto comprensivo Cornelio De Simoni di Gavi (Al) riceviamo e con grande disponibilità pubblichiamo questo comunicato, anche per evidenziare il ruolo importantissimo delle scuole nel nostro tessuto sociale, indispensabile per preparare i giovani ad un futuro che richiede sempre più competenze per emergere nel lavoro, ma anche per concorrere ad una cittadinanza che deve sempre più essere attiva

Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione nato dall’iniziativa di INDIRE (Istituto nazionale di documentazione e ricerca educativa) con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione. Il progetto vuole individuare, supportare, diffondere, portare a sistema pratiche e modelli educativi volti a ripensare l’organizzazione della Didattica, del Tempo e dello Spazio del ‘fare scuola’ in una società della conoscenza in continuo divenire.

Le scuole che aderiscono, in quanto si riconoscono nei principi di Avanguardie educative; sono quelle scuole che stanno sperimentando una o più d’una delle Idee proposte.

L’Istituto Comprensivo di Gavi ha deliberato, insieme all’approvazione del PTOF 2022/24 l’adesione al Movimento con l’adozione dell’idea di “outdoor education”.

Nell’atto di indirizzo, la Dirigente scolastica, prof.ssa Sabrina Caneva, ha puntato, proprio sull’equilibrio tra tradizione e innovazione. In particolare, attraverso le nuove tecnologie e l’utilizzo delle esperienze di didattica digitale integrata come risorsa per il futuro. “Una scuola che sappia far coesistere l’esigenza dell’utilizzo di nuove metodologie didattiche con l’indispensabile e necessaria trasmissione di contenuti culturali forti e solidi, –  precisa la Dirigente – che sappia superare il nozionismo senza cadere nella facile trappola, di una trasmissione impostata sul metodo e sull’esteriorità con una eccesiva semplificazione del contenuto. Una scuola che sappia trasformare la lezione in una grande e continua attività laboratoriale”.

Proprio in questa direzione il Collegio docenti e il Consiglio di Istituto hanno approvato l’adesione all’ambizioso progetto di Avanguardie educative, in particolare dell’idea di fare scuola fuori dalla scuola (outdoor education).

Sotto questo termine sono comprese una grande varietà di esperienze pedagogiche caratterizzate da didattica attiva che si svolge in ambienti esterni alla scuola e che è impostata sulle caratteristiche del territorio e del contesto sociale e culturale in cui la scuola è collocata – continua la Dirigente – la nostra scuola si caratterizza proprio per la sua particolarità territoriale. Una scuola ubicata in zone di collina e comunità montana, ai piedi dell’appennino con una grande potenzialità di spazi aperti e possibilità di percorsi di educazione ambientale. Fare scuola fuori dalla scuola può e deve essere il punto di forza del nostro Istituto comprensivo. Anche per questo abbiamo siglato un Patto educativo di comunità con tutti i comuni del Comprensivo, per potenziare la possibilità di lavorare in sinergia con gli Enti Locali per creare vere e proprie aule all’aperto e per creare percorsi condivisi di conoscenza e valorizzazione del territorio e di tutte le sue potenzialità (artistiche, architettoniche, ambientali e culturali)”.

Il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola propone poi un’attenzione particolare sul tema dell’inclusione e dei bisogni educativi speciali.

Emerga il ruolo di una scuola come laboratorio di ricerca educativa e didatticanel quale ciascun alunno veda riconosciuti i propri bisogni educativi secondo una logica di normale realizzazione del percorso educativo, senza essere trattato come un “caso” – sottolinea Sabrina Caneva,  citando don Milani (Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali) L’impegno della funzione docente deve essere equo e di qualità per tutti e, per questo, diversificato secondo i diversi bisogni educativi di ciascuno”.

Infine, la Dirigente scolastica sottolinea la necessità e l’auspicio che la scuola torni a essere scuola, che si torni a parlare di didattica e di formazione, che si torni a lasciarsi affascinare dalla bellezza della cultura e della sua trasmissione lontani da barocchi adempimenti burocratici e vicini agli alunni e alle loro famiglie!

L’Istituto comprensivo Cornelio De Simoni

Per info: dirigente@icgavi.com

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