IL PONTICELLO SULL’ALBEDOSA: A QUANDO LA SUA INAUGURAZIONE?

Cari lettori de “l’inchiostro fresco”

Mercoledì 2 febbraio 2022 ci siamo recati a Capriata d’Orba (Al) per vedere “lo stato dell’arte” del nuovo ponte sull’Albedosa, portato via dalla corrente durante la micidiale alluvione dell’ottobre del 2019, interrompendo di fatto la strada provinciale n.°155 “Novi – Ovada” in prossimità del Golf Club Villa Carolina.

Un’arteria questa molto importante perché serve le aree industriali e artigianali di tutta la Valle dell’Orba e rappresenta lo sbocco della Valle Stura verso il novese.

Subito dopo l’alluvione del 21 ottobre 2019, il 25 febbraio 2020 fu creato un by-pass provvisorio, ancora oggi in funzione, che in un primo momento sembrò dover essere realizzato, come molti auspicavano, dal Genio militare al quale, invece, venne preferita una ditta specializzata che fornì l’opera al costo di 390 mila euro ai quali si aggiunsero altri 200 mila euro per lavori collaterali, il tutto per un canone annuo di 190 mila euro.

Questi costi, che non sono da poco, avrebbero dovuto spingere l’Amministrazione provinciale ad accelerare la massimo i lavori per la ricostruzione del ponte abbattuto, il cui importo da indiscrezioni giornalistiche dovrebbe aggirarsi ai due milioni di euro, e invece a quasi tre anni dall’alluvione, come si vede dal filmato, siamo ancora in alto mare.

E la stessa cosa vale per la piana di Oltre Orba, dove ancora sono evidenti le ferite causate dalla piena, per non parlare della strettoia, sempre sulla provinciale 155, in prossimità di Ovada, dove non so più quanti anni fa si rovesciò un’autocisterna carica di materiale inquinante e che per delimitare l’area compromessa da quell’incidente vennero messi dei new jersey ancora oggi lì!

Un tempo, prima della “famigeratariforma Renzi che, al grido “aboliamo le province”, di fatto ci ha tolto la possibilità di eleggere i nostri rappresentati in Consiglio provinciale, oggi formato da nominati indicati dai vari comuni, ci si poteva rivolgere ai consiglieri che avevamo eletto per chiedere loro spiegazioni e per avanzare solleciti, ma oggi su chi dobbiamo fare pressione per vedere tutelati i nostri diritti?

Per farci sentire non ci resta dunque che la libertà di stampa e tramite essa chiedere ai nostri onorevoli di zona – e ne abbiamo molti, dalla Lega a Forza Italia, dal PD al M5S ad Articolo UNO-Liberi e Uguali – di intervenire, facendo sentire la loro voce, in questa vicenda, che tra una cosa e l’altra ci verrà a costare oltre tre milioni di euro.

Gian Battista Cassulo

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