QUELLA “LINSE” DI CAVOUR

STUZZICANDO GLI AUSTROUNGARCI, IL REGNO DI SARDEGNA SI FECE INVADERE E LA FRANCIA SCESE IN SUO SOCCORSO

Il 27 aprile di 167 anni fa, ovvero nel 1859, scoppiava la Seconda guerra d’indipendenza, che vedrà il Regno di Sardegna, spalleggiato dalla Francia di Napoleone III, sconfiggere gli austroungarici e, con l’Armistizio di Villafranca dell’11 luglio 1859, annettere la Lombardia ad eccezione della fortezza di Mantova e cedere la Savoia e la città di Nizza alla Francia per il suo intervento

Ma come aveva fatto Cavour a convincere Napoleone III e scendere in guerra accanto a Vittorio Emanuele II contro l’imperatore Francesco Giuseppe? Semplice, grazie ai buoni uffici della contessa di Castiglione a e al lavoro di intelligence di Costantino Nigra (gli accordi di Plombières), Cavour non aveva chiesto alla Francia un’alleanza offensiva, ma una difensiva, ovvero la Francia sarebbe scesa oltre Alpi a difendere il Regno di Sardegna solo nel caso quest’ultimo venisse invaso.

E allora Cavour iniziò a “stuzzicare” gli austro ungarici organizzando, in barba agli accordi di reciproci disarmi, grandi manovre lungo il Ticino, sino a che il 27 aprile del 1859 gli austroungarici si ammassano sul Ticino per poi il 30 aprile al comando del maresciallo Ferenc Gyulay, forte di 64 mila uomini, entrare in Piemonte.

Era la scintilla della guerra e allora il Cavour, gridando all’invasione invocò la discesa in campo dei francesi e il gioco fu fatto, anche se l’Armistizio di Villafranca dal Garibaldi fu considerato un tradimento di napoleone III nei confronti degli italiani.

Gian Battista Cassulo

 

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