PER IL “GIORNO DELLA MEMORIA”

Un articolo scritto 10 anni fa da una studentessa dell’Istituto Primo Levi di Ronco Scrivia (Ge) per “l’inchiostrino”

Oggi avremmo voluto ricordare il “Giorno della Memoria” tentando di aggiungere parole nuove a quanto già sanno dicendo alla TV nei vari sevizi su ciò che accadde nel corso della Shoah e della seconda guerra mondiale e sugli editoriali di vari quotidiani oggi in edicola. Ma abbiamo stentato ad aggiungere, con toni innovativi, la nostra voce a quanto già si stava dicendo e allora siamo corsi a cercare nel nostro archivio per confrontarci su ciò che avevamo già pubblicato nel corso degli anni su questa ricorrenza e bene abbiamo fatto, perché dalla nostra raccolta è saltata fuori questa lettera del Prof. Luigi Sasso dell’Istituto Primo Levi di Ronco Scrivia (GE) che nel 2013, esattamente dieci anni fa, ci aveva inviato un articolo sull’Olocausto scritto da una sua studentessa, Teresa Torre, chiedendoci se potevamo pubblicarlo su “l’inchiostrino”, l’inserto de “l’inchiostro fresco” completamente dedicato alle scuole dell’Oltregiogo,  nato per far conoscere ai nostri lettori sia le attività che si svolgono all’interno delle scuole, sia per dare diritto di tribuna ad alunni e studenti e farli avvicinare al mondo del giornalismo. E all’improvviso siamo ritornati indietro con la mente a quel periodo molto creativo del nostro giornale e la lettura dell’articolo di quella studentessa, ormai consegnata all’archivio de “l’inchiostrino”, ci è apparsa più attuale che mai, e così ecco che oggi, a dieci anni di distanza, la ripubblichiamo, anche con la consapevolezza che ciò che abbiamo fatto in tutti questi dal giornale non è andato perduto!
Marta Calcagno – Direttore responsabile de “l’inchiostro fresco”

Spett.le Redazione de “l’inchiostro fresco”

Buongiorno, sono un prof. dell’Istituto Primo Levi. Vi invio un articolo scritto da una nostra studentessa e riguardante un’importante iniziativa della nostra scuola. Gli studenti hanno realizzato, in occasione della Giornata della Memoria, un telo della lunghezza di 5 metri con sopra scritte frasi di autori che hanno vissuto, o che hanno affrontato nella loro opera, la Shoah, che si sono interrogati sul significato della dignità e della libertà dell’uomo. Allego alcune foto. Sperando di far cosa gradita e in attesa di un cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti

Luigi Sasso – IIS Primo Levi, Ronco Scrivia (Ge)

NON C’È FUTURO SENZA MEMORIA

In occasione della Giornata in memoria della Shoah, il 27 Gennaio, gli studenti dell’Istituto Primo Levi hanno voluto ricordare tutte le vittime dei campi di concentramento nazisti. Hanno realizzato ed esposto nei corridoi della scuola un telo con su scritte, a mano, 27 frasi di autori che hanno vissuto, direttamente o indirettamente, questo terribile genocidio. Inoltre, hanno voluto ricordare gli autori delle frasi scrivendo per ciascuno una breve biografia. Perché non basta avere memoria di questo evento, ma occorre evitare che ciò possa ripetersi un giorno. Perché solo conoscendo e ricordando i fatti, nella loro veridicità, possiamo evitarli in futuro.

Il filosofo Giambattista Vico, nei suoi scritti, sottintende che la Storia, in qualche modo, si ripeta. Non si ripete in modo sempre uguale come credevano gli Stoici, perché essa cambia sempre ma, almeno nella sua impostazione, sì. Ergo: è prevedibile.

La tematica principale che unisce le 27 frasi è “la forza delle parole”; le frasi che sono riportate sul telo ci ricordano quanto sia fondamentale parlare di questi avvenimenti e non bisogna mai “tentare di occultare il crimine” come ci ricorda Donatella di Cesare parlando dei nazisti. Anzi, Marek Edelman annota che “dobbiamo insegnare nelle scuole, negli asili, nelle università, che il male è male, che l’odio è un male..”. Etty Hillesum ci dice che “..le parole, danno forma al silenzio..”. Queste parole però bisogna anche imparare ad ascoltarle, farle nostre, capire cosa vogliono trasmetterci. Liliana Segre ce lo ricorda “..avrei tanto voluto parlare, ma non trovavo orecchie che mi ascoltassero.”.

Ogni frase scritta sul telo contiene un messaggio, che vuole farci riflettere e continuare a ricordare. Perché come dice Mario Rigoni Stern “..un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo.”.

                                                                       Teresa Torre 

  

La shoah vista dai bambini” in un altro articolo apparso su “l’inchiostrino” nel 2009

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