LA VALLE STURA NON CEDE AL CALO DEMOGRAFICO E SCOMMETTE SUL 2023

In questo momento, sotto svariati aspetti, difficile per l’Italia intera, la Valle Stura ha concluso l’anno 2022 con dati demografici tutto sommato incoraggianti, anche se non positivi

CAMPO LIGURE

Tra i tre Comuni della vallata Campo Ligure ha registrato nel trascorso anno un saldo naturale negativo (differenza fra le nascite ed i decessi) pari a -37 ab., confermando un numero di abitanti inferiore di sole quattro unità rispetto all’anno precedente, registrando al 31/12/2022 una popolazione di 2790 abitanti a fronte dei 2794 abitanti al 31/12/202.

Positivo invece (+33) il saldo tra immigrazioni (120) ed emigrazioni (87) che, rapportato al saldo negativo (-37) tra nascite (16) e decessi (53), restituisce un saldo finale leggermente negativo (-4) , tradotto in valore percentuale un calo dello 0.145% che, se confrontato con l’andamento generale (Genova ha accusato un calo della popolazione nel 2022 rispetto al 2021 pari all’ 1.01%), potrebbe far ben sperare in una ripresa positiva dell’andamento demografico  nell’anno in corso.

MASONE e ROSSIGLIONE

Leggermente differente la situazione negli altri due Comuni della Valle Stura, con Masone che presenta un saldo naturale negativo (-55), una differenza negativa (-20) tra immigrazioni ed emigrazioni, confermando un dato negativo generale (-75) della popolazione al 31/12/2022  di 3379 abitanti rispetto al 31/12/2021 (3454 ab.) e Rossiglione con un saldo naturale negativo (-44), una differenza positiva tra immigrazioni ed emigrazioni (6) ed un totale negativo (-38) su una  popolazione al 31/12/2022 di 2536 abitanti rispetto a quella registrata al 31/12/2021 (2574 ab).

UN COMMENTO

È doveroso ricordare che i paesi della Valle Stura sono da tempo molto attenti alle esigenze della popolazione e soprattutto sempre con un occhio di riguardo al miglioramento della qualità della vita dei residenti, cercando costantemente di migliorare anche l’offerta turistica con l’ambizioso obiettivo di riportare il numero di abitanti ai livelli che fino a qualche decennio fa erano più che giusti per un territorio che sa offrire molto a chi decide di trascorrevi la vita. Nota negativa, in questo contesto sono le avversità, non certo naturali, che da qualche tempo, purtroppo, pesano molto sulla quotidianità dei valligiani. Si tratta dei ben noti problemi legati alle infrastrutture che consentono i collegamenti con il capoluogo ligure. Da diversi anni gli amministratori locali ed i cittadini del territorio, unitamente al Comitato difesa trasporti Valli Stura e Orba ed al Gruppo Viabilità Valli Stura e Orba, chiedono attenzione per una soluzione definitiva ai problemi legati ad un trasporto pubblico forse non adeguato ai tempi attuali che la situazione dell’autostrada A26 dal giorno della tragedia del ponte Morandi, rende ancora più pesanti.

Redazione Valle Stura Orba e Sassello

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