A NOVI LIGURE DEDICATA UNA VIA CITTADINA AD UN EROICO MARESCIALLO DELL’ARMA

L’Amministrazione comunale di Novi Ligure e la Sezione Novese dell’Associazione Nazionale Carabinieri venerdì 21 aprile 2023 hanno scoperto l’insegna della via cittadina dedicata al M.llo Capo dei Carabinieri Giovanni Lupano

Toccante cerimonia, quella di ieri, venerdì 21 aprile 2023, a Novi Ligure (Al) tenutasi nei pressi della Scuola Media “Boccardo” di via Ferrando “Scrivia”, per la scopertura dell’insegna di una nuova via cittadina dedicata alla memoria del M.llo Capo Giovanni Lupano, caduto eroicamente nell’esercizio delle sue mansioni il 29 novembre 1922 e per questo decorato alla memoria con la medaglia d’argento al valor militare.  

A tenere l’orazione ufficiale, il Commissario prefettizio del Comune di Novi Ligure, Dott. Paolo Ponta e il Col. Massimiliano Rocco, Comandante provinciale dei Carabinieri di Alessandria. A leggere e ricordare la figura del M.llo Lupano è stato il presidente della sezione novese dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, Cav. Roberto Trentin, attualmente Ispettore Capo presso il Corpo di Polizia Municipale di Novi Ligure.  

Il nome e la figura del M.llo Giovanni Lupano è strettamente legata ad un’altra figura: quella del bandito Sante Pollartro o Pollastri

Il maresciallo Lupano negli anni Venti del secolo scorso era addetto alla sorveglianza dei vagoni ferroviari nel cosiddetto “Borgo della lavandaie”, una zona di Novi oggi corrispondente all’attuale via San Giovanni Bosco e che a quell’epoca era un rione tristemente malfamato della città. E in quell’ambiente socialmente degradato prese le sue prime mosse quello che poi diventerà il bandito Pollastri.

Sante Pollastri, sin dalla sua prima giovinezza, si contraddistinse per le sue scorribande che col passare del tempo, per la sua avversità alle istituzioni e ai carabinieri stessi, si colorarono di un marcato risvolto politico, tanto che passerà alla storia come un bandito dalla matrice anarchica.

Ebbe in questo senso una vita leggendaria e fu amico di Costante Girardengo, un grande dell’epopea del ciclismo storico, tanto da essere immortalato in una ballata folk, “Il bandito e il campione”, scritta da Luigi Grechi e portata nel 1993 al successo da Francesco De Gregori.

Il fatto

 Si dice che Lupano conoscesse Pollastri e quindi fosse in grado di individuarlo. Proprio per questa sua capacità investigativa, Lupano fu messo dai suoi superiori alle costole del bandito sino a quando, grazie ad una “soffiata”, Lupano viene a conoscenza che Pollastri il 29 novembre 1922 si sarebbe visto con altri anarchici all’osteria “Della salute” di Genova Teglia e lì Lupano in borghese con altri suoi due colleghi, Giorgio Marchetti e Marino Corbella, fingendosi avventori, presero posto ad un tavolo vicino a quello occupato da Sante Pollastri, che stava pranzando e discutendo con Abele Ricieri, un poeta anarchico meglio noto con il nome di Renzo Novatore. Pollastri, però, per quell’improvvisa occupazione di un tavolo così vicino al suo, si mise in sospetto e capì che stava cadendo in una trappola. E così, mano alle pistole, nacque una sparatoria, sotto i colpi della quale cadde ferito a morte il M.llo Lupano e Sante Pollastri, sparando in aria e facendosi largo tra la gente, riuscì ancora una volta farla franca. Pollastri poi fu arrestato a Parigi, dove si era riparato, il 13 agosto 1927 ed una volta estradato fu condannato all’ergastolo, ma uscì dopo 32 anni di carcere, nel 1959, graziato dal terzo Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. Sante Pollastri morirà poi a Novi Ligure all’età di ottant’anni, il 30 aprile del 1979.

L’intitolazione di una via di Novi Ligure

Oggi, dopo diverse istanze, come ad esempio quella perorata da Andrea Guenna su “Alessandria oggi” del 20 giugno 2021, la città di Novi Ligure ha deciso di intitolare, così come già decretato da una delibera di Giunta nel 2014, una via al M.llo Giovanni Lupano – al quale l’Arma dei Carabinieri aveva già dedicato la caserma di Novi Ligure sita in Piazza Giovanni Pascoli – per ricordare, a imperitura memoria, il suo valore e il suo sacrificio.

Gian Battista Cassulo

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